Mese: Luglio 2018

Falsi miti della femminilità

Come psicologi a Torino rileviamo come nella società dei giorni nostri molte adolescenti e giovani donne siano influenzate dalla notevole quantità di messaggi che cercano di controllare e condizionare l’identità di genere femminile ai fini di mercato. I media vogliono valorizzare un’immagine ideale femminile centrata su caratteristiche sessuali, seduttive e adultizzanti per rendere desiderabili molti prodotti pubblicizzati. Lo psicologo infantile evidenzia come anche sotto il profilo organico la maturità fisica delle ragazze sia mutata negli anni: se alla fine dell’800 il menarca avveniva verso i 17 anni, attualmente l’età si è abbassata a 12 anni circa. Le cause di tale anticipazione sono da attribuirsi al cambiamento nello stile di vita, sia dal punto di vista alimentare che ambientale e culturale. Alcune ricerche hanno dimostrato come la sovraesposizione ai continui messaggi provenienti dai media sia uno dei fattori socioculturali in grado di contribuire ad uno sviluppo anticipato nelle giovanissime, non solo sotto un profilo psicologico ma anche organico: la numerosità di immagini a contenuto sessuale a cui sono sottoposte le giovani ha effetto sul cervello, poiché attiva ormoni stimolanti degli organi sessuali, co-responsabili di un’attivazione sessuale anticipata. Le neuroscienze con le quali la psicologia clinica si interfaccia, negli ultimi anni hanno scoperto che i contenuti a sfondo sessuale, presenti nella nostra cultura e veicolati anche attraverso le immagini, hanno effetto sull’ipotalamo e sull’ipofisi che rilasciano gonatrotopine, che a loro volta inducono la secrezione di ormoni stimolanti la sessualità.

Come psicoterapeuti psicologi a Torino siamo in linea con quanto l’American Psychological Association afferma: la sessualizzazione precoce delle ragazze è un fenomeno pericoloso per quanto riguarda la crescita psicologica. Una sessualizzazione femminile precoce è dannosa, secondo lo psicologo infantile, in quanto vengono interiorizzati dei messaggi inconsci negativi che condizionano la strutturazione dell’identità di una preadolescente. Nei percorsi di psicoterapia a Torino emerge più spesso che nel passato la presenza di miti e valori nelle giovanissime in grado di direzionare le loro scelte e i loro comportamenti in maniera poco funzionale al benessere psicologico: ad esempio la convinzione che il valore di una persona dipenda esclusivamente dalla sua sensualità, dal suo successo erotico e dalla sua disponibilità ad essere usata come oggetto sessuale aldilà delle relazioni affettive, o l’idea che il sex appeal e la possibilità di risultare attraenti dipendano esclusivamente dai propri attributi estetici, e ancora che la sessualità sia da mettere in campo anche in contesti e relazioni che risultano essere inappropriate. Al Centro di psicologia Torino in quanto psicologi clinici riteniamo che gli adulti abbiano la responsabilità di proteggere le giovani ragazze da questi modelli di identità di genere proposti dalla società odierna, ponendole nella condizione di poter scegliere realmente chi essere, e come essere e questo è possibile tramite programmi educativi o, per quanto riguarda il nostro campo di intervento, attraverso percorsi di counseling psicologico. Per fare ciò è importante avere ben presente quali sono i falsi miti cui le ragazze e bambine si affidano, per poterli successivamente smontare. Il primo tra questi, nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino, è quello che vede associate bellezza e magrezza (talvolta patologica) nelle donne. I genitori che hanno responsabilità educativa sulle giovani ragazze possono contribuire a svalutare questo falso mito offrendo la possibilità di vedere le cose in maniera diversa, per esempio non ponendo l’attenzione sul peso delle persone;  ad esempio nel lavoro di terapia di coppia genitoriale, quando è presente un figlio che soffre di anoressia, suggeriamo agli adulti di ampliare le categorie di ciò che viene concepito “bello” in modo da includere nei propri ideali differenti tipologie di bellezza, aumentando nello stesso momento la criticità verso alcune immagini diffuse dai media che spesso si collocano lontane dalla realtà che contribuiscono a modificare la concezione di bellezza ideale nelle persone.

Nella cultura popolare pare che per essere donne degne di attenzione altrui sia necessario essere seduttive e ammiccanti ma questo sposta il focus di attenzione sulle qualità puramente esterne ed estetiche delle ragazze riducendole ad oggetti da guardare e giudicare. Come psicologi a Torino  ci troviamo a combattere nei percorsi di psicoterapia contro luoghi comuni molto diffusi e cerchiamo di incentivare l’idea nell’adolescente che il valore delle donne va al di là degli aspetti estetici e seduttivi, ma deve riguardare anche competenze concrete e caratteristiche interiori. Ancora una volta i media come il cinema e video musicali contribuiscono attivamente alla diffusione di questo tipo di visione non funzionale della donna. Il Centro di psicologia Torino nel lavoro svolto all’interno delle scuole, sia con la formazione che nello sportello di ascolto psicologico, cerca di diffondere, tramite programmi educativi, un’educazione affettiva e sessuale sana e vitale, in cui la sessualità sia integrata in maniera funzionale nella propria vita. Inoltre, è importante aiutare le giovani donne ad acquisire in autonomia la capacità di autodeterminazione e autoaffermazione e una comunicazione assertiva e consapevole. Infine, nel counseling psicologico ci troviamo a sottolineare la differenza tra una sessualità puramente libidica e quella relazionale ed emotiva fonte di intimità e coinvolgimento tra partner.

Un’altra falsa idea che ci appare utile sfatare, è quella che vede i rapporti tra ragazze esclusivamente competitivi, anche quando è presente un’amicizia, nel vissuto di alcune adolescenti in psicoterapia a Torino, sarebbe solo per una questione di comodità e facciata. Stando a quanto viene tramesso in numerosi narrazioni che parlano di personaggi femminili, questi sarebbero prevalentemente dominati da sentimenti di rivalità e contrasto per la conquista di una posizione professionale più elevata o per questione amorose. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino le ragazze che hanno interiorizzato tali convinzioni sono spaventate e diffidenti verso le coetanee e vivono a livello profondo un senso di solitudine, anche se ad uno sguardo esterno possono sembrare integrate nel gruppo di pari. Ovviamente per sfatare questo pregiudizio occorre ancora una volta stimolare il pensiero critico delle giovani donne tramite sedute di counseling psicologico, e allo stesso tempo risaltare le situazioni in cui è presente uno stile di cooperazione piuttosto che di competizione, dando sempre meno importanza ad atteggiamenti come lo spettegolare, lo sminuire gli altri o il confrontarsi costantemente iper-attivando sentimenti di inferiorità. Ci accorgiamo nel lavoro di psicologia clinica  che molte ragazze basano il senso del proprio valore sui giudizi superficiali che possono ricevere dal mondo esterno e per questo il loro umore è completamente dipendente dai rimandi dei coetanei. Come psicologi a Torino possiamo intervenire anche nella concezione dei modelli relazionali attuali, in cui il grande Amore appare perfetto, indistruttibile e capace di rendere le ragazze felici in eterno, diffondendo piuttosto un’idea di amore molto più aderente alla realtà. L’adolescenza è un periodo della vita in cui le emozioni vengono amplificate ed è facile idealizzare il grande Amore, ma in quest’ottica molte ragazze possono sentirsi in difetto se la loro relazione di coppia non risulta perfetta, ancor più le adolescenti single possono sentirsi inferiori e tenere di non trovare mai il compagno ideale.

L’obiettivo di percorsi di psicoterapia a Torino in questo ambito è quello di sostenere le ragazze nelle proprie trasformazioni e crescere diventando quello che loro sentono di essere realmente, cercando di svincolarsi dalle proposte attuali controllate dal mercato ovvero di essere “popolari e di successo” che inducono le stesse a divenire precocemente adulte tramite comportamenti a rischio, autolesivi e sessualizzati.

Narcisismo digitale

Il Centro di psicologia Torino si occupa attivamente dei problemi adolescenziali presenti nell’età moderna e riscontra un’incidenza in crescita nella nostra società di tematiche legate all’area del narcisismo. La presenza di un narcisismo sano permette lo sviluppo di una personalità sicura in quanto consente di mantenere un alto livello di autostima. Tuttavia, alcune persone possono manifestare un narcisismo patologico caratterizzato da un alto livello di ossessività verso sé stessi e verso il proprio aspetto, una dipendenza dalle conferme del mondo esterno al fine di mantenere l’equilibrio interno, che pure appare precario nei percorsi di psicoterapia a Torino. Tali tratti della personalità, che emergono sempre di più dal lavoro di psicologia clinica con gli adolescenti, vanno dalla tendenza a considerarsi persone speciali, al cercare di manipolare e sfruttare le altre persone per scopi personali, fino alla mancanza di empatia nei confronti della propria sofferenza e quella degli altri che, come psicoterapeuti psicologi a Torino constatiamo nei casi più preoccupanti. Presso il Centro psicoterapia Torino riconosciamo in tali problematiche lo specchio della nostra cultura, infatti il narcisismo pare che rappresenti il male più diffuso nella società dell’oggi: vi è un culto assoluto e unico della bellezza e la chiave della felicità viene considerata il possesso dei beni materiali. Inoltre, viene esaltata l’importanza della fama rispetto alla dignità verso sé stessi, conseguenza di un generale indebolimento dei legami autentici con gli altri e la comunità.

In questa era narcisistica psicologi a Torino  vedono una particolare espressione di questa tendenza all’egocentrismo: il narcisismo digitale. Esso si manifesta in un bisogno costate di presenziare in internet, ad esempio nei social media, con la necessità di mostrarsi attraverso l’uso della nuova tecnologia che, quando viene usata bene permette l’espressione di sè, ma se abusata può diventare uno strumento di dipendenza patologica. Nei percorsi di psicoterapia a Torino con gli adolescenti ci viene raccontato come questi mezzi siano necessari allo scopo di ottenere ammirazione, conferme e complimenti infiniti, di cui si sente di non poter fare a meno. Tratti narcisistici sono presenti da sempre nella fase adolescenziale, come riporta lo psicologo infantile: in questa fascia di età è normale essere più centrati sui propri bisogni con la tendenza a non riconoscere ad esempio gli sforzi che possono essere fatti dai genitori nei propri confronti, come da sempre vediamo nei percorsi di terapia di coppia genitoriale; come fa parte di questa fase evolutiva la necessità di sentirsi accettato e apprezzato dal gruppo di pari, poichè l’adolescente per costruire una buona immagine di sè deve sentirsi riconosciuto nella propria identità in formazione. Ma proprio perchè l’adolescente ha peculiari sensibilità nell’area narcisistica rispetto all’adulto rischia di rimanere vittima di una cultura che non aiuta a superare questi tratti, ma tende invece ad esaltarli, ostacolando l’evoluzione verso un sentire più maturo. Nel superamento della fase adolescenziale troviamo giovani adulti in grado di riconoscere i propri limiti, accettarli e divenire capaci di stare nelle relazioni con gli altri decentrandosi da sè; questo non avviene quando la personalità si struttura nella direzione del narcisismo.

Presso il Centro psicologia Torino  vediamo che la personalità con forti tratti narcisistici senta il bisogno di emergere e lasciare un segno personale nella massa: sente l’urgenza di fuggire dai propri sentimenti dolorosi, vissuti come insopportabili, cercando dagli altri continui apprezzamenti che gli permettano di negare le emozioni sottostanti, il proprio senso di inadeguatezza e la paura di vivere. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino alla base di questi sentimenti, a livello inconscio, ci sarebbe la paura della morte; con l’obiettivo di prenderne le distanze si attiverebbero tutta una serie di meccanismi difensivi tesi a negarla, quali il sentirsi onnisciente, onnipotente, comportandosi in modo egocentrico. Un percorso di psicoterapia a Torino favorisce l’elaborazione della sofferenza che è presente in molti adolescenti a rischio di diventare adulti narcisisti, mentre il virtuale permette a questi adolescenti di sostenere i sintomi di cui sono vittime inconsapevoli, di non considerare i propri limiti e la propria corporeità, per questo internet rappresenta un mondo ideale per esprimersi. Presso il Centro psicoterapia Torino arrivano sempre più spesso richieste di consulenza psicologica (counseling psicologico) per dipendenza da internet in adolescenti e giovani adulti, a riprova del fatto che un mezzo tecnologico così potente e con grandi potenzialità di sviluppo come la rete, deve essere utilizzato con coscienza fin dalla giovane età, come sottolinea lo psicologo infantile.

Una caratteristica chiave del narcisista, come si è ribadito in precedenza, è il suo essere poco empatico, ciò significa che ha un deficit nel comprendere gli stati psicologici degli altri e non riesce a  vivere sulla sua pelle il dolore di un’altra persona, tutto ciò collegato con una difficoltà di stare in contatto con i propri sentimenti: questo tratto della personalità viene definito in psicologia clinica “alessitimia”. La difficoltà di ascoltare il proprio dolore causa l’incapacità a verbalizzare le emozioni provate, con poca possibilità di lasciarsi andare all’immaginazione e porta con sè una modalità comunicativa fredda, come emerge nelle prime fasi dei percorsi di psicoterapia a Torino con questi pazienti. Non potendo comunicare come realmente si sente, non può neanche chiedere aiuto, di conseguenza nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino vi è nel narcisista un costante stato d’animo di solitudine e abbandono dato dalla mancanza di comunicazione emotiva.

Da varie ricerche in psicologia, i cui risultati riscontriamo nella pratica clinica presso il Centro di psicoterapia Torino, emerge che esiste una correlazione positiva tra l’utilizzo di Facebook e i tratti narcisistici di personalità. Come psicologi a Torino rileviamo che questo tipo di struttura di personalità tende a utilizzare molto i social media, probabilmente perché è una modalità che permette al narcisista di ottenere molte conferme che nutrono la sua autostima. Sempre dalla ricerca in psicologia emerge che un deficit nell’empatia è correlato ad una maggiore tendenza a fare uso dei social media: è probabile ad esempio che Facebook induca a centrarsi maggiormente sulla propria immagine, preoccupandosi di come appare il proprio profilo, tanto da rinforzare l’incapacità di comprendere prospettive differenti dalle proprie. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino intensi livelli di sofferenza emotiva aumentano la tendenza a navigare su internet: i narcisisti sono alla ricerca di una via di fuga dalla realtà quotidiana, Facebook si configura quindi come una modalità adatta per compensare un disagio psicologico. Come ci viene riportato nei percorsi di psicoterapia a Torino, la navigazione online ha un effetto di sedazione temporanea della sofferenza dovuta a difficoltà relazionali e questo spiega perchè venga utilizzata in dosi massicce da chi presenta questo tipo di disturbo, rischiando di creare dipendenza. Non si può negare che la facilitazione del campo relazionale sia anche uno degli effetti positivi dell’uso dei social media e che rinforza il loro utilizzo, soprattutto nei giovani, permettendo un ampliamento delle modalità di comunicazione con gli altri. Ma come psicoterapeuti psicologi a Torino pensiamo che gli strumenti tecnologici che consideriamo una risorsa sociale possano essere utilizzati in modo poco funzionale da chi presenta una fragilità nella sfera affettiva e diventare complici dell’insorgenza di un disturbo. Nel counseling psicologico con gli adolescenti emerge come internet abbia creato l’opportunità di nuove forme di comunicazione, ampliando i confini fisici imposti dalla distanza reale, l’opportunità di ricontattare persone perse di vista da tanto tempo, oppure di conoscere nuove persone con le quali condividere le affinità. I rischi che accompagnano queste facilitazioni e che si confermano nei percorsi di psicoterapia a Torino riguardano l’aumento delle difficoltà a relazionarsi nel mondo reale, finendo con allontanare gli individui piuttosto che avvicinarli. Come Centro di psicologia a Torino riteniamo dunque che sia importante che i nuovi mezzi di comunicazioni vengano utilizzati come facilitatori ma non come sostituto delle relazioni personali. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino i ragazzi che tendono a passare molte ore al giorno al computer rischiano di allontanarsi dalla vita concreta, distanziandosi anche da sé stessi. La persona che presenta una sofferenza ha la possibilità attraverso internet di costruirsi un’identità fittizia, decisa a tavolino e molto distante dalla realtà, configurandosi piuttosto come un’identità ideale nella quale riconoscersi e ricevere l’apprezzamento degli altri virtuali, che spesso non sanno di relazionarsi in un campo di finzione. Come vediamo presso il Centro di psicologia clinica Torino questa è una delle manifestazioni del Falso Sè di cui possono soffrire le persone con tratti narcisistici. Il falso Sè diventa una maschera nella quale riconoscersi e mostrarsi quotidianamente agli altri, al fine di mantenere lontane le reali emozioni dolorose provate nel profondo e allontanandosi sempre più pericolosamente da sè stessi.

Voler diventare madre

L’Italia negli ultimi anni è agli ultimi posti nelle statistiche demografiche e questo risultato è conseguenza di un drastico calo della natalità, i cui motivi sono di varia natura e vanno dalla crisi economica e conseguente disoccupazione, all’incertezza della vita moderna, alla crisi del sistema familiare, che come psicologi a Torino osserviamo quotidianamente nel lavoro di psicologia clinica. Tuttavia, questi elementi non bastano a giustificare il calo delle nascite e lo psicologo infantile  e gli psicoterapeuti del Centro psicologia Torino si interrogano su questa tematica sociale cercando in questo articolo di mettere in luce le motivazioni psicologiche che inducono sempre più donne a mettere da parte la sfera della maternità.

Dagli anni 70 in poi nella mente femminile ha iniziato a prendere spazio una radicale critica alla società, al tempo prevalentemente maschilista e patriarcale, protesta che si è evoluta in una dimensione più concreta con la creazione del Movimento delle donne per iniziare ad attuare e promuovere cambiamenti per quel che riguardava la posizione subordinata della donna rispetto all’uomo. L’obiettivo che le nuove generazioni  femminili hanno iniziato a porsi fin dall’adolescenza era ed è quello di perseguire le proprie potenzialità, andando oltre il contesto casa e famiglia, come spesso emerge nei colloqui di psicoterapia a Torino. I cambiamenti culturali hanno spinto le giovani donne a divenire indipendenti, a studiare e ad aprirsi alla possibilità di fare carriera a discapito della vita casalinga. Presso il Centro psicologia Torino durante vari percorsi di counseling psicologico emerge come alcune donne per potersi realizzare nella sfera professionale tendano ad occultare altre parti della femminilità, come quella materna che, ad oggi viene sempre più rinviata, con conseguente aumento il fenomeno della sterilità: posticipare la gravidanza aumenta il rischio di diminuire la fertilità della donna. Sempre più spesso in questi ultimi anni arrivano presso il Centro psicologia Torino richieste di aiuto psicologico da parte di donne che soffrono a causa della condizione di infertilità legata alla loro età biologica e nei percorsi di psicoterapia portano i vissuti di depressione e impotenza di fronte all’impossibilità di avere un figlio.

Come psicologi a Torino del Centro di psicoterapia, riconosciamo come alcune donne non riescano a contattare la propria dimensione materna e come molte adolescenti non riconoscano il valore di diventare future madri e in una società in cui questo lato tende ad essere svalutato, nell’immagine di sè assume importanza assoluta il successo professionale, non sempre facile da raggiungere in un tempo di crisi economica. La sfera familiare viene messa da parte a favore del successo sociale e il progetto di famiglia non viene portato avanti a fianco della relizzazione di altre sfere della propria personalità, così sempre più spesso oggigiorno il desiderio di avere un figlio emerge prepotentemente per molte quando tempo biologico è agli sgoccioli. Come osserviamo presso il Centro psicologia Torino nella nostra società aumenta il numero di donne che fanno ricorso alle cure mediche e alle tecniche di fecondazione assistita per poter realizzare il proprio sogno di diventare madre, scontrandosi con i limiti dell’età, e con tutta l’ansia e le difficoltà che un tale percorso può comportare, nell’incertezza che tali cure diano un riscontro positivo. Nei percorsi di psicoterapia a Torino emergono la sofferenza e il senso di inadeguatezza delle aspiranti madri che non riescono ad avere un figlio, ma per la trattazione di queste tematiche rimandiamo ad un altro articolo del Centro psicologia clinica Torino.

Inoltre, psicologi a Torino evidenziano come la gestione della gravidanza venga sempre più delegata ai medici, dandole valenza solo negli aspetti fisici e concreti, contribuendo ad aumentare l’ansia a Torino delle giovani madri che non sentono accolta la transizione psicologica che questo importante evento richiede. Come psicoterapeuti a Torino sottolineiamo l’importanza di vivere l’attesa della nascita del figlio con speranza e aspettative positive, ma spesso accade che al contrario il periodo di preparazione al parto viene vissuto con fretta e molte ansie. E’ opportuno che tale spazio non sia vissuto come un momento vuoto, ma al contrario dovrebbe essere intenso di vissuti e fantasie, anche le normali paure possono essere elaborate, poiché questo permette alla madre di accogliere il bambino al momento della nascita in maniera più calda e vivere il cambiamento in maniera meno brusca. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino la gestazione del bambino non è solo fisica ma anche psicologica e permette di prepararsi alle grandi trasformazioni che la nascita di un figlio comporta nella vita della donna, permette di aprirsi alla sfera della maternità non solo in termini concreti ma anche affettivo relazionali, per il benessere è necessario che possa essere vissuta e non negata. Diventare madri non è solo un evento biologico e meccanico ma comporta una trasformazione profonda a livello di identità nella donna, come constatiamo nel lavoro di psicologia clinica a Torino. E’ utile che la nascita del bambino sia preceduta da un periodo di preparazione psichica affinché la relazione inizi nella maniera adeguata, questa elaborazione accade per via naturale nella gestante, alimentata dallo scambio relazionale con il proprio partner e con i familiari, talvolta sostenuta dai percorsi di preparazione al parto suggeriti in ambito sanitario. Ma in alcuni casi, magari a causa dello stress o in seguito ad altri problemi di natura psicologica, la donna è bloccata nella possibilità di elaborare i vissuti legati all’evento della gravidanza, rendendosi necessario un percorso di psicoterapia a Torino. Il rischio, altrimenti, è quello di vivere la gravidanza come un compito da portare a termine in maniera distaccata, senza entrare nella profondità dei vissuti e senza poter aprire uno “spazio mentale” per il bambino che sta per arrivare. Quello della nascita è un momento importante perché la madre conosce effettivamente il proprio figlio aldilà delle proprie fantasie. Tuttavia, già durante la gravidanza madre e figlio sono profondamente in sintonia ed è importante che la donna sia connessa alle proprie emozioni per poterle elaborare per entrambi, in quanto eventuali traumi vissuti dalla gestante non possono che riperquotersi nella relazione con il neonato dopo la nascita. Dal nostro lavoro come psicoterapeuti psicologi a Torino emerge come la relazione madre bambino nelle prime fasi del suo sviluppo possa incidere notevolmente, perchè l’apparato psichico ancora immaturo del neonato non è in grado di elaborare e digerire le esperienze a cui va incontro. I problemi di natura psichica che possono presentarsi in una neo mamma dopo la la nascita del bambino sono di varia natura, prima tra tutte la depressione post- partum, come rileviamo nei percorsi di psicoterapia a Torino.

Al Centro psicologia Torino siamo dell’avviso che la donna non ha bisogno di imparare a diventare madre perché è già potenzialmente madre, deve piuttosto riscoprire dentro di sé il proprio materno per poterlo successivamente agire attraverso la relazione con il bambino e questo di norma avviene in maniera spontanea nella maggior parte delle situazioni. Ma se ciò non accade è possibile stimolare e accompagnare le trasformazioni adatte in un percorso di psicoterapia a Torino.

Una grossa preoccupazione di tipo sociale legata alla maternità è il tema delle gravidanze precoci. Psicologi a Torino rilevano che nella nostra società le adolescenti che incorrono in una gravidanza spesso hanno alla base una situazione psicosociale di rischio in correlazione a difficoltà di tipo relazionale e individuali di diverso genere. Da varie ricerche è emerso che nella nostra cultura le ragazze che portano a termine una gravidanza in età precoce spesso hanno uno stile di vita caratterizzato da abbandono scolastico, promiscuità sessuale, abuso di sostanze e prospettive occupazionali scarse. Al Centro di psicoterapia Torino si ritiene che quando una giovane donna la cui vita è complicata di per sé, si indirizza verso esperienze impegnative che richiedono una presa di responsabilità notevole, come una gravidanza, i rischi a cui va incontro sono notevoli: possono insorgere grandi difficoltà sia per sè che per il figlio, e la propria situazione di disagio psicologico si può accrescere. Talvolta la gravidanza in giovane età viene cercata attivamente con lo scopo inconsapevole di appagare i bisogni affettivi, lasciati insoddisfatti dalla propria famiglia d’origine, questo evidenzierebbe la necessità di rivolgersi a psicoterapeuti a Torino per risolvere le sofferenze che stanno alla base di comportamenti non risolutori di un problema. In questo senso la maternità precoce viene vista da numerosi psicologi a Torino come una asincronia evolutiva: in un momento in cui dovrebbe esserci spazio, tempo e risorse spesi per le trasformazioni legate al periodo dell’adolescenza, vi è una sovrapposizione di compiti, determinando una doppia crisi di tipo evolutivo. I cambiamenti emotivi, cognitivi, fisici, comportamentali e relazioni sono quindi gestiti da una doppia organizzazione: una che pertiene al funzionamento adolescente e l’altra che riguarda i bisogni affettivi legati all’esser diventata madre e queste due diverse modalità rischiano di entrare in conflitto. Ad esempio, per quel che concerne il rapporto tra pari, se l’adolescente ha bisogno di intensificare questo tipo di relazioni per allontanarsi dalla famiglia e costruire un’identità indipendente, in un ruolo di madre si avverte la necessità di rinsaldare le relazioni con i propri genitori per ricevere un sostegno affettivo. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino si delineano così delle situazioni molto complesse, il cui il rischio è quello di bloccarsi nel proprio percorso di maturazione psichica, con una compromissione dell’adattamento personale o l’insorgere di disagi che possono manifestarsi in una depressione post-partum o con una differente sintomatologia.  Dal punto di vista della maternità tali difficoltà possono interferire nella costruzione del proprio Sé materno, compromettendo lo stile parentale, con il rischio di instaurare un legame insicuro o disorganizzato con il figlio, come possiamo constatare nei percorsi di psicoterapia a Torino.

Le ricerche di psicologia clinica rilevano comunque che circa un trenta per cento della neo-mamme in età giovanissima rientra in una modalità di sviluppo nella norma, manifestando quindi nei confronti del bambino un accudimento funzionale. Emerge l’importanza per psicologi a Torino di individuare le variabili che stimolano la resilienza nelle adolescenti neo-mamme. Nella nostra esperienza presso il Centro psicologia Torino e nel confronto con la letteratura su questa tematica si evidenziano dei fattori che possono favorire la ragazza che diventa madre a costruire un buon Sè genitoriale: un’adeguata autostima, la possibilità di fare affidamento su relazioni positive, il rinvio di successive gravidanze, aver avuto la possibilità di finire gli studi e non per ultima la possibilità di elaborare i cambiamenti a cui come mamma si va incontro, sono tutte caratteristiche che contribuiscono ad un buon sviluppo dell’adolescente che deve affrontare una gravidanza. Nel caso non fossero presenti questi elementi o fossero carenti è opportuno intraprendere un lavoro terapeutico in un contesto di counseling psicologico che rappresenti per la paziente un buon supporto emotivo. La giovane puerpera necessita di una relazione in cui ricevere sostegno e che permetta di stabilire un legame che stimoli l’autonomia, che faciliti la transizione dal ruolo di figlia a quello di madre e quello di giovane adulta. Focalizzarsi e incrementare i processi di maturazione della ragazza, accompagnarla nel cammino dell’individuazione insieme al potenziamento delle modalità parentali e dell’identità genitoriale sono tutti elementi importanti da valorizzare in un percorso al Centro di psicologia Torino che miri alla preparazione della nascita di un figlio di una madre adolescente.