Ansia anticipatoria
Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino il malessere più diffuso oggigiorno è l’ansia e la cultura del “tutto, subito e bene” in cui siamo immersi, che prevede tempi di vita frenetici nel quotidiano per far fronte ad aspettative sempre più elevate, la rende ancora più insidiosa. La velocità a volte si sostituisce alla qualità per non deludere l’immagine di efficienza, molto spesso a scapito della precisione e della cura per la situazione, che può richiedere un’attenzione all’altro che mal si concilia con la quantità di richieste a cui bisogna far fronte. Il desiderio di mantenere una buona immagine di fronte alla società gioca un ruolo importante nell’insorgenza dell’ansia, come vedremo.
Ci sono persone che anche di fronte a richieste pressanti vogliono sempre ottenere i risultati migliori, che tendono caratterialmente al perfezionismo e vivono costantemente sotto stress rischiando di cadere in vere e proprie fobie patologiche. La persona in questi casi non accetta di fallire o arrivare a dei risultati che ai suoi occhi appaiono scadenti e pretende da sé stessa sempre di più, alimentando lo stato di ansia anticipatoria per fare sempre tutto al meglio. Ci sono soggetti che pretendono da sé stessi di funzionare quasi come un computer pensando che la propria stanchezza, le insicurezze e le paure non debbano far parte del loro modo di funzionare, che mira a risultati elevatissimi. Si tratta di individui anche molto capaci e brillanti ma che hanno alzato troppo l’asticella delle proprie aspettative, la norma è prendere dieci in tutte le prove della loro vita e valutazioni di poco inferiori equivalgono ad una insufficienza. E quando le richieste dall’esterno aumentano, come vediamo nel nostro lavoro di psicoterapeuti a Torino, non possono dire di no perchè ai loro occhi sarebbe sinonimo di incapacità. La qualità è un valore, ma per poter essere conservata a lungo nel tempo è necessario porre un limite alla quantità, altrimenti il livello di risorse che devono essere impiegate diventa elevatissimo.
L’ansia a differenza della paura è anticipatoria, è più indefinita e fa parte del bagaglio genetico dell’essere umano, che ci differenzia dalle altre specie. Gli animali, anche quelli più evoluti, sperimentano la paura, cioè quell’affetto che mette in guardia di fronte ad un pericolo reale, mentre l’ansia sembra essere, da un punto di vista dell’evoluzione, più progredita, legata alla capacità di astrazione, tipica del pensiero umano. Quindi l’ansia è la capacità di anticipare un pericolo, di prevedere le conseguenze delle situazioni e quando resta nei limiti è utile perché ci permette di prepararci a prestazioni complesse ma, come emerge nei percorsi di psicoterapia a Torino l’ansia anticipatoria può assumere forme pervasive della vita del soggetto.
Come vediamo presso il Centro di psicologia a Torino chi soffre eccessivamente di ansia anticipatoria tende a voler prevedere ogni possibile risvolto di una situazione per potersi preparare al peggio e non farsi mai prendere alla sprovvista. In questo modo immagina il negativo e vive nel proprio mondo interno grande angoscia, conseguenza di scenari catastrofici che potrebbero non verificarsi mai. Chi ha la tendenza all’ansia anticipatoria non vuole pensare che le cose vadano bene, preferisce immaginare il peggio per non affrontare il sentimento della delusione. Si tratta di persone che hanno scarsa fiducia nel prossimo e nella vita, non si lasciano mai andare, la loro filosofia è “prevenire anziché curare” nella convinzione che le cose non possono che andare male se si molla la presa. Ma in questo modo il soggetto che soffre di ansia anticipatoria ha sempre a che fare con emozioni negative associate alle immagini che crea, nella falsa convinzione di prepararsi ad essere più fonte di fronte alle porte in faccia che si aspetta ricevere. In realtà il fallimento, la delusione fanno sempre male quando si realizzano realmente nella nostra vita.
Come psicoterapeuti a Torino, vediamo che l’ansia anticipatoria è un modo per tenere sotto controllo le situazioni, perchè dietro a questo meccanismo di difesa c’è la paura di non essere in grado di gestire le proprie emozioni dolorose a seguito di eventi spiacevoli della vita, la paura che facciano troppo male per poterle vivere. Il soggetto che soffre di ansia anticipatoria vuole prepararsi allo smacco che vivrebbe se perdesse il lavoro, se venisse escluso dagli amici, se fosse lasciato dal partner o dovesse affrontare una malattia, tutti eventi questi immaginati ripetutamente e analizzati in tutte le loro possibili sfaccettature. La verità è che è impossibile prevedere ogni scenario pericoloso e la persona che ha tale funzionamento si chiude dentro un mondo costellato di terribili disgrazie che spesso non si trasformano in realtà.
In psicoterapia si parla di “onnipotenza infantile” quella tendenza che ogni bambino ha di pensare che tutto dipenda da lui e che le persone con ansia anticipatoria continuano a vivere, illudendosi di prevedere e risolvere anticipatamente ogni problema. Ma la vita è molto complessa e le situazioni che ci coinvolgono spesso dipendono da molti fattori e non abbiamo il potere di cambiare le cose, se non in minima parte: l’essere umano è limitato e non serve attribuirsi la colpa di tutto, come spesso fanno queste persone.
Purtroppo a sostenere l’ ansia anticipatoria ci sono i media e il bombardamento di informazioni a cui siamo tutti sottoposti, che suggeriscono scenari futuri terribili, che sono terreno fertile per questo funzionamento mentale: catastrofi climatiche, pandemie, guerre vicine, scoinvolgimenti globali che alimentano “la paura della paura”. Rimuginare su tutte queste situazioni che mettono in contatto con l’angoscia di morte è un atteggiamento tipico di chi soffre di ansia anticipatoria, come vediamo nei percorsi di psicoterapia a Torino. Queste presunte minacce fungono da campanello d’allarme per l’organismo che in poco tempo produce risposte a livello fisiologico e mentale: il battito del cuore accellera, i muscoli diventano tesi, la persona si attiva come dovesse combattere un nemico o prepararsi alla fuga. Ma in realtà è la paura ad arrivare prima di qualunque nemico concreto e reale, ma lo stato di costante agitazione fa stare male, fino a raggiungere stati di panico nei casi più estremi.
Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino, il problema è anche la perdita della capacità di distinguere a che cosa dare veramente importanza, di riuscire a mettere in scala le priorità, così che sia possibile dare valore alle paure che contano anzichè andare dietro ad ogni segnale di pericolo. Per fare un esempio chi tende a reagire subito di fronte a ciò che spaventa può vivere come tragica la perdita di visibilità sui social, come capita talvolta agli adolescenti che per un pugno di follower cadono in uno stato ansioso depressivo o come capita a quelle persone anche adulte che non tollerano di ricevere un giudizio negativo e alimentano l’ansia anticipatoria per proteggere ad ogni costo la loro immagine sociale.
Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino molto spesso la paura può apparire incomprensibile, o quantomeno la persona può non giustificarsi l’intensità di alcuni timori che a livello razionale riescono ad essere ridimensionati. Questo accade proprio perché la paura attinge alla parte di noi più primitiva e irrazionale, quella che origina nelle prime fasi dello sviluppo del bambino, come spiega lo psicologo infantile a Torino. Non è un caso che il terrore più grande è spesso quello dell’abbandono o della perdita che nasce nel bambino nel primo anno di vita quando teme che la madre non ci sia più o non risponda alle sue richieste di aiuto. Se qualcosa non funziona nelle relazioni primarie la persona adulta avrà poca fiducia nella presenza degli altri significativi e arriverà anche ad anestetizzare parti di sé per non provare emozioni che terrorizzano e che non ci si sente in grado di affrontare da soli. Ma quanto più le aree inconsapevoli di noi prendono il sopravvento tanto più la persona può sentirsi insicura e spesso questo è ciò che accade a chi soffre di ansia anticipatoria. In questi casi può servire un percorso di psicoterapia a Torino per acquistare maggiore sicurezza in sé stessi.
Presso il Centro di psicologia a Torino aiutiamo chi soffre di ansia anticipatoria ad affrontare le principali situazioni che mettono in crisi. La prima è l’evitamento: la persona tende ad evitare sempre di più le situazioni che teme, ma in questo modo non riesce mai a superare le proprie paure, anzi tende a sentirsi sempre più insicura e si convince di non essere capace. Se viene permesso alla paura di direzionare la propria vita si rischia di limitare il margine di azione e la propria libertà, prevale il ritiro. Vediamo quindi la seconda situazione che alimenta ansia anticipatoria: la dipendenza dagli altri. Non affrontare mai da solo ciò che fa paura conferma dentro di sé il senso di inadeguatezza. La persona si convince di non potercela fare se non dispone del supporto di un protettore che assicuri di ottenere il risultato desiderato, manca l’esperienza di sé in grado di affrontare gli eventi. Il terzo aspetto importante per chi soffre di ansia anticipatoria è la fiducia nel il funzionamento sano del proprio organismo, fiducia che può venire meno. In questi casi si innesca il tentativo di controllare razionalmente le reazioni fisiologiche del proprio corpo, come il battito del cuore o il respiro. L’ansia anticipatoria porta la persona a monitorarsi continuamente nella convinzione di poter star male da un momento all’altro.
Quando l’ansia è contenuta e non ancora fuori controllo, riteniamo come psicologi a Torino che possa essere sufficiente cercare di non rimuginare sulle situazioni, ma nei casi in cui l’ansia anticipatoria diventi un problema per la persona è possibile richiedere una consulenza presso il nostro centro.
Commenti recenti