Il termine ansia deriva dal latino anxius, la cui radice vuol dire “soffocare”. L’ansia è uno stato psicologico, prevalentemente consapevole, che provoca nell’individuo una sensazione di paura, che può essere coscientemente collegabile ad un oggetto o evento (interno o esterno), oppure può essere percepita come uno stato di stress generalizzato senza cause apparenti, cioè un’ansia aspecifica, vaga o collegata ad un conflitto psichico interiore. L’ansia può manifestarsi sotto la forma di attacchi di panico.
Normalmente la paura è una risorsa per l’uomo, un’emozione naturale che prepara l’individuo ad una reazione di difesa o attacco di fronte ad un pericolo reale e potenziale, fa parte dell’istinto di sopravvivenza, è utile all’adattamento e, antropologicamente, al mantenimento della specie. Ma quando la paura è esagerata rispetto allo stimolo che l’ha provocata può portare ad un enorme dispendio di energie, alla sensazione di sentirsi assaliti dall’ansia, un vissuto molto stressante e infruttuoso per chi lo vive. L’ansia è spesso accompagnata da modificazioni fisiologiche come palpitazioni, senso di soffocamento, tremore, ipertensione muscolare o dolori al petto e reazioni comportamentali che hanno la funzione di far fronte all’angoscia emergente, come ci viene riportato presso il Centro psicoterapia dalle persone che soffrono di questo disturbo. L’ansia porta l’organismo e in particolare il sistema nervoso ad un’ iperattività che, nei casi di un disturbo cronico, può debilitare il fisico ed esser causa di spiacevoli conseguenze. La tensione muscolare persistente può dar luogo a diversi tipi di somatizzazioni: emicrania, insonnia e vertigini; non sono rari i casi in cui le reazioni automatiche alla paura diventino anche fonte di irritazioni al colon e di disturbi intestinali.
Come psicoterapeuti a Torino pensiamo che l’ansia possa diventare un sintomo preoccupante per la persona quando assorbe così tante energie per controllarla da limitare una vita affettiva e lavorativa normale. In questi casi l’ansia diventa un ostacolo alla quotidianità invalidando la vita della persona. Nel counseling psicologico le persone ci raccontano come diventi difficile, se non impossibile, provare piacere, riflettere sulle situazioni per ragionare nitidamente, concentrarsi nei momenti che lo necessitano. L’ansia può diventare causa di uno stato di allerta continua, come se il soggetto possedesse un allarme ipersensibile che involontariamente lo mantiene sotto pressione costante (ipervigilanza) anche nelle situazioni che non lo richiedono. Come psicologi a Torino vediamo che il disturbo può declinarsi nella forma dell’ansia da prestazione, in cui il soggetto si sente sempre messo alla prova nel tentativo di dimostrare di essere all’altezza della situazione, sia nei compiti che deve svolgere sia nelle relazioni, talvolta anche nei rapporti intimi e sessuali. Chi è perennemente ansioso è più incline alla stanchezza perché essere sempre sotto pressione provoca la sensazione di dover portare un peso eccessivo. E’ comune che i disturbi di ansia si accompagnino ad un senso di inadeguatezza, che può causare perdita dell’autostima e vissuti depressivi che trattiamo nei percorsi di psicoterapia a Torino.
Nella nostra esperienza di psicologi a Torino le persone spesso descrivono l’ansia come: inquietudine, nervosismo, preoccupazione costante, paura apprensione, bisogno di tenere tutto sotto controllo, affanno, difficoltà ad affrontare le situazioni, spavento, agitazione, tensione fisica, stress…
In caso di necessità è possibile rivolgersi al nostro Centro psicologia Torino per richiedere un colloquio di valutazione: sarà possibile parlare con degli psicoterapeuti psicologi a Torino in grado di valutare approfonditamente il disturbo portato. Offriamo una consulenza di psicologia clinica che permetta di contestualizzare i sintomi presenti, tra i quali anche l’ansia, correlandoli alla situazione ambientale e relazionale della persona e al modo soggettivo di vivere le esperienze della vita.
L’ansia può emergere in forma generalizzata oppure presentarsi sotto forma di disturbi specifici, i più comuni sono:
Attacchi di panico o crisi d’ansia
Verrà riservato un capitolo a parte a questo disturbo a larga diffusione tra la popolazione
Ansia da separazione negli adulti: di cui parliamo in questo articolo
Fobia Sociale
Paura del giudizio delle altre persone ed evitamento delle situazioni sociali. L’ansia e la vergogna nella relazione con l’altro può portare il soggetto a chiudersi sempre di più, fino all’evitamento dei rapporti esterni alla “casa” e al contesto familiare più stretto; alcune volte viene inficiata la possibilità di lavorare o svolgere attività che presuppongano la necessità di intrattenere rapporti. In altri casi la persona inizia a far uso di alcol o altre sostanze stupefacenti nel tentativo di superare l’ansia che prova nei contesti sociali.
Agorafobia
Ansia negli spazi aperti o sovraffollati, nelle situazioni in cui è difficile o imbarazzante trovare una via di uscita o un rifugio sicuro. Questa fobia può causare un comportamento di evitamento e fuga da parte della persona di tutte quelle situazioni che generano paura: uscire di casa, entrare in negozi o luoghi pubblici, viaggiare da soli, ecc. Viene in tal modo limitato notevolmente il raggio di azione della propria vita.
Claustrofobia
Angoscia dei luoghi o delle situazioni chiuse come camerini, ascensore, sotterranei, posti questi, in cui il soggetto si ritiene accerchiato e privo di libertà spaziale attorno a sé. La sensazione di malessere generale e il senso di oppressione può sfociare in attacchi di panico come può accadere nella maggior parte dei disturbi legati all’ansia.
Ipocondria
si tratta della preoccupazione costante nei riguardi della propria salute, la paura eccessiva e infondata di ammalarsi o morire che talvolta insorge in seguito alla percezione di qualche piccolo disturbo organico. Il forte vissuto di ansia persiste anche dopo una valutazione medica che disconfermi la presenza di una patologia.
Disturbo ossessivo compulsivo
Questa sindrome è caratterizzata da pensieri ossessivi o atti compulsivi ricorrenti. I pensieri ossessivi sono idee, immagini o impulsi che entrano nella mente della persona che cerca inutilmente di resistervi. Gli atti o rituali compulsivi sono comportamenti che il soggetto sente continuamente di dover ripetere per proteggersi dall’ansia. Questo disturbo è spesso accompagnato da vissuti depressivi.
Atelofobia
Sitratta della paura di essere imperfetti. Puoi approfondire con la lettura di questo articolo.
Fobie specifiche
Si tratta di fobie limitate a situazioni specifiche come ad esempio la vicinanza a particolari animali, ai luoghi elevati, al buio, al volare, al mangiare certi cibi, alla vista del sangue, ecc. La persona che soffre di tali fobie mette in atto un comportamento di evitamento dello stimolo che è fonte di una grande angoscia. La gravità del conseguente handicap dipende da quanto è facile per l’individuo evitare la situazione fobica.
Disturbo post traumatico da stress
Si tratta di una reazione ritardata o protratta ad un evento traumatico come ad esempio: un disastro naturale, un grave incidente, essere testimone di una morte violenta, subire un’aggressione, ecc. La persona vive ripetutamente l’episodio stressante sotto forma di ricordi intrusivi, immagini, sensazioni o sogni ricorrenti e si sente emotivamente distaccato dalle altre persone, come intorpidito e rallentato nelle sue attività. E’ inoltre presente una forte ansia e l’evitamento di tutte le situazioni che ricordano il trauma originario.