Sofferenza per separazione dei genitori

Per gli adulti della coppia la separazione e il divorzio sono sempre un’esperienza stravolgente che porta con sé molto dolore e grandi cambiamenti e quando ci sono dei figli si aggiunge la necessità di riorganizzare il nucleo familiare. Bisogna differenziare il dolore degli adulti, che comprende vissuti di perdita e fallimento, rabbia, impotenza e sensi di colpa, dai vissuti dei bambini e/o adolescenti che vivono le conseguenze della separazione dei genitori.images (4) Per gli adulti in molti casi è difficile “vedere”, riconoscere e accettare la sofferenza dei figli, il rischio è quello di sottovalutare e trascurare i sentimenti che provano, oppure di confondere i loro con i propri vissuti. Nell’ esperienza dello psicologo infantile, nel minore le difficoltà psicologiche non sono legate esclusivamente all’evento contingente del divorzio bensì gli effetti possono ripercuotersi sui suoi comportamenti futuri.

Uno dei vissuti che caratterizza i figli di divorziati, come emerge dal lavoro dello psicologo infantile, è il senso di colpa in tutte le sue forme. I bambini e adolescenti possono domandarsi se la causa della separazione sia da attribuire a loro stessi, si sentono in colpa e impotenti nel sollevare dalla sofferenza l’adulto con cui continuano a vivere, si sentono in colpa se il loro rapporto con il genitore che va via non è più quello di prima. Nel momento in cui i coniugi si lasciano è davvero molto importante che insieme possano rassicurare il figlio dicendogli che non è lui il responsabile di ciò che sta capitando e che la decisione del divorzio dipende solo da loro adulti: i genitori non staranno più insieme ma lui figlio non c’entra nulla con la decisione di separarsi che è di esclusiva competenza dei grandi. E’ anche utile dirgli/le che mamma e papà continueranno a volergli bene come prima. Queste semplici parole, nell’esperienza dello psicologo infantile, se espresse con chiarezza e determinazione possono essere una spiegazione che rassicura il bambino o ragazzo che si appresta a subire il divorzio dei genitori. Tale evento è difficile da accettare e crea sempre un profondo turbamento salvo i casi in cui i minori siano vittime di abusi.

Ogni situazione di divorzio-separazione è diversa dalle altre perché diversi sono gli individui che compongono il nucleo familiare e la coppia ma alcune dinamiche relazionali e di comportamento sono comuni e può essere utile vedere analogie e similitudini che spesso si presentano nelle famiglie di genitori separati. Talvolta gli adulti mettono in atto dei comportamenti difensivi senza esserne consapevoli o sottovalutandone gli effetti nocivi sui figli.

In seguito alla separazione, la relazione del minore con il genitore affidatario, nella maggior parte dei casi la madre, perde la sua natura gerarchica. Spesso lo psicologo infantile osserva che il rapporto del figlio/a con il genitore diviene paritario oppure addirittura si inverte. Il bambino o adolescente non vede più nell’adulto un punto di riferimento a cui appoggiarsi e a cui chiedere aiuto per i propri disagi, la relazione diventa orizzontale con caratteristiche di mutuo soccorso oppure è il figlio che diventa il supporto per la madre rimasta sola, assumendosi responsabilità troppo pesanti per la sua età. Il figlio/a che ama intimamente la propria madre soffre nel vederla soffrire e per questo non vuole gravare su di lei, non vuole essere un peso, anzi cerca di accudirla per farla star meglio. In altri casi è il genitore a fare richieste di questo tipo al bambino perché si sente particolarmente fragile. Tale funzione di accudimento dell’adulto affidatario risulta molto dispendiosa in termini emotivi, ancor più in un frangente della vita in cui il figlio/a deve affrontare la crisi del divorzio dei genitori. In questa inversione dei ruoli il bambino prende il posto del compagno che nella coppia non c’è più e cerca di tutelare la madre e farsi carico della sua sofferenza, come emerge dal lavoro dello psicologo infantile con questi ragazzi. Ma in tal modo il piccolo non può concentrarsi su di sé e investire le proprie energie per la propria crescita e il proprio sviluppo psicologico, esaurendo le risorse che gli sono necessarie a beneficio del genitore. Non sempre l’adulto affidatario si rende conto di quale grave rinuncia sia questa per il figlio/a che si trova costretto a crescere precocemente. Lo psicologo infantile rileva in queste situazioni una gravosa interferenza nel percorso di sviluppo psicologico: essere adultizzato comporta la perdita di una maturazione graduale e sana che è la base per una strutturazione solida della personalità. Questa dinamica relazionale se da un lato permette al genitore affidatario, spesso la madre, di nutrirsi affettivamente nella relazione con il figlio, dall’altro genera nello stesso rabbia per la perdita che subisce. Il rancore aumenta quando non vengono favoriti i rapporti con l’altro genitore. Tali vissuti accumulati nel tempo in alcuni casi rimangono inconsapevoli o repressi per anni per poi esplodere e portare a rotture relazionali con la madre, che pure ha cresciuto il figlio, oppure essere rivolti verso di sé o verso gli altri, provocando difficoltà relazionali nella vita adulta. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino quando ci sono delle mancanze nel rapporto di coppia e ancor più quando la coppia si sfascia e il genitore rimane solo a dover crescere il figlio vengono fatte richieste improprie, non sempre consapevolmente, per colmare i bisogni e le carenze che l’adulto sente. Un suggerimento a queste mamme che spesso si sentono sole può essere quello di riflettere sulla natura delle richieste fatte al proprio figlio. E’ naturale appagare nella relazione con il figlio alcuni bisogni (sentirsi importante come genitore, poter vivere sentimenti di tenerezza, affetto e cura verso di lui, ecc) ma può diventare improprio richiedere conferme sul proprio valore personale o riversare sul bambino richieste che riguardano la relazione con un compagno/a (bisogno di vicinanza, sostegno, sicurezza, ecc). Presso il Centro psicoterapia Torino si può trovare sostegno alla difficile relazione genitore figlio e quando serve un aiuto nelle proprie difficoltà personali in modo che la propria sofferenza trovi un giusto luogo per essere ascoltata e contenuta.

Presso il Centro di psicoterapia Torino rileviamo un altra esperienza che troppo spesso accomuna i figli di coppie divorziate: la presenza carente del genitore non affidatario o con cui non vivono la quotidianità, spesso il padre. Dopo la separazione dei genitori il bambino o adolescente si trova a vivere una grossa trasformazione nel rapporto con il genitore non affidatario, la quotidianità della vita insieme viene persa e talvolta anche l’intensità e l’intimità della relazione variano, gli incontri assumono una connotazione più formale e distaccata. I padri possono vivere le trasformazioni del rapporto con i figli sentendosi svalutati nel proprio ruolo, vivendo male le richieste economiche come se fossero l’unica ragione per la quale viene richiesto il loro contributo e talvolta per queste ragioni allontanarsi ed essere sempre meno presenti nella vita del minore. Questo comportamento non tiene conto della profondità del legame che il figlio ha costruito dentro di sé negli anni di crescita con il padre, come emerge dai colloqui con lo psicologo infantile; non si considera quanto il bambino o adolescente continui ad aver bisogno della figura di riferimento paterna per la crescita e la maturazione personale. Quando un rapporto di coppia finisce spesso i figli temono di essere lasciati o abbandonati e questo timore cresce se il padre non si assume le proprie responsabilità. “Perdere” il genitore non affidatario fa insorgere il timore di non essere amato. Come psicoterapeuti psicologi a Torino osserviamo in questi casi la presenza di una grande sofferenza nel figlio, che inizia a nutrire dubbi sul senso del valore che ricopre per il genitore, a domandarsi se è mai davvero stato amato in passato. Questi vissuti rischiano di minare l’identità adulta di un figlio, portandolo nel futuro ad essere una persona incapace di investire realmente in una relazione stabile e costante a causa del fantasma di un fallimento relazionale.

Per queste ragioni, ricorda lo psicologo infantile, è davvero importante per un figlio sentire che il divorzio della coppia genitoriale non corrisponde alla perdita del legame con uno dei genitori. I membri adulti della coppia devono cercare di continuare a dialogare e collaborare per la crescita dei figli. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino rileviamo quanto sia importante per un bambino o adolescente sentire unita la “coppia genitoriale”, sentire che anche se gli adulti di riferimento hanno idee diverse trovano un modo di confrontarsi tra loro per il suo bene, che anche se non si amano più come uomo e donna continuano ad essere uniti nel preoccuparsi di lui. I terapeuti del Centro Psicoterapia Torino possono aiutare i genitori in difficoltà a ritrovare un modo per comunicare e collaborare per il benessere del figlio, spesso molto difficile dopo una separazione conflittuale, in modo che non arrivino ai figli solo messaggi contrastanti e scissi tra di loro. Gli interventi di psicologia clinica e counseling psicologico possono dare senso alla sofferenza del bambino, cercando di salvare i legami familiari e garantire una continuità di rapporto con entrambi i genitori e le relative famiglie di origine, spesso infatti il minore nutre profondo affetto per nonni, zii, cugini e il divorzio della coppia per essere il meno traumatico possibile non deve comportare la perdita di questi legami. I figli di divorziati vivono realtà diverse dovendo spesso spostarsi da un genitore all’altro, per questo è importante che possano sentire una continuità tra questi mondi spesso diversi tra loro che sono entrambi fondanti le basi della propria identità in costruzione. E’ importante che i genitori separati non dimentichino quanto il figlio ami intensamente sia mamma che papà, anche se sono diversi, e senta di aver bisogno di tutti e due per crescere.

Per poter affrontare meglio le conseguenze di un divorzio sui figli può essere di aiuto un percorso psicologico che aiuti a mediare almeno nei momenti iniziali, affinché i conflitti della coppia possano essere contenuti e si trovi un modo per salvaguardare il bene del minore. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino può essere utile per un figlio rielaborare i vissuti di perdita, i grossi cambiamenti che trasformeranno la sua vita. Con un adeguato aiuto i genitori possono riuscire a mantenere la propria funzione senza distruggere l’immagine dell’altro coniuge agli occhi del figlio, possono trovare un modo per collaborare e trovare una coerenza educativa. Con il sostegno dei genitori un figlio può affrontare la loro separazione, esperienza di vita questa, che se elaborata, lo può fortificare nella crescita.

Potrebbe interessarti anche:

La sofferenza da separazione 

Intervista: il decorso post separazione divorzio

Il divorzio per un uomo e padre

Il divorzio per una donna e madre