Molti adolescenti o giovani adulti decidono di provare la droga per la curiosità di sperimentarne gli effetti sulla mente e sul corpo, e ripetono l’esperienza perché tali effetti sono piacevoli, rilassano, riducono tensione e stress, danno l’ illusione di essere più forti o rendono più disinibiti nella relazione con gli altri. Non sempre la linea di demarcazione tra l’uso e l’abuso è netta e per questo spesso chi soffre di una dipendenza da sostanze ha la sensazione di possederne il controllo e di poter “decidere” di farne a meno anche quando non è più così. L’uso di una sostanza nei ragazzi può essere limitato a periodi circoscritti della loro vita oppure a momenti particolarmente faticosi da un punto di vista emotivo per difficoltà personali o familiari. Non è facile per i giovani prevedere di poter essere travolti da questa esperienza e ritrovarsi a dover affrontare gravi problemi quali sono l’abuso e la dipendenza. E’ altresì vero che l’abuso non sempre sfocia nella dipendenza anche se quest’ultima è sempre preceduta da un uso smodato della sostanza. E’ comunque importante sapere che le sostanze psicoattive agiscono sul cervello modificando i processi cognitivi come ad esempio l’attenzione e la memoria, la percezione corporea e sensoriale e alterano il comportamento; se da un lato il ragazzo ricerca proprio tali effetti, dall’altro il rischio è una modificazione irreversibile delle funzioni cerebrali, con conseguenze biologiche e psicologiche, perché l’assunzione di sostanze causa effetti a breve e lungo termine a seconda del tipo di droga assunta e della diversa struttura fisica e psichica della persona; in tal senso ci sono soggetti più vulnerabili di altri che possono subire maggiori danni e avere una predisposizione differente verso gli effetti della droga.
Nella dipendenza si perde il controllo sull’utilizzo della sostanza sia che si tratti di droga, di alcol o di farmaci (un discorso specifico va fatto nel campo delle nuove dipendenze o nelle dipendenze da cibo). Come professionisti del Centro psicoterapia Torino pensiamo che possa esser fatto un grosso lavoro di prevenzione alla tossicodipendenza intervenendo precocemente attraverso un lavoro di psicologia clinica con il soggetto che fa uso reiterato di sostanze e/o con la sua famiglia.
PREVENZIONE
Ci sono situazioni o fasi della vita in cui le persone entrano in contatto con le sostanze stupefacenti e ne fanno uso. Come psicoterapeuti a Torino ci capita spesso di ascoltare genitori preoccupati che ci chiedono: “Ma mio figlio è un tossico? Gli ho trovato dentro lo zaino un pezzo di fumo e so che si fa le canne con gli amici!”, oppure la fidanzata che in ansia ci chiede: “Il mio ragazzo durante il weekend beve tanto e talvolta prende delle pastiglie, ha bisogno di un aiuto psicologico?” oppure l’uomo in carriera che ci racconta che per reggere lo stress causato dai ritmi lavorativi usa cocaina, etc. A volte non è semplice comprendere il tipo di uso e il ruolo che ha la sostanza nella vita di una persona. Non è facile distinguere l’uso dall’abuso, la sperimentazione adolescenziale delle sostanze dalla dipendenza patologica dalle stesse, il consumo rituale socialmente riconosciuto dal bisogno compulsivo della sostanza. Il Centro di psicoterapia Torino offre uno spazio di ascolto per aiutare la persona che fa uso e chi le sta vicino (familiari, insegnanti, amici, fidanzati) a distinguere quali sono i comportamenti a rischio, i segnali e i sintomi che caratterizzano l’insorgere di una dipendenza patologica da sostanze e, dove necessario, può indicare il percorso terapeutico più utile per il soggetto e/o la famiglia.
La dipendenza può essere fisica o psicologica. Si è fisicamente dipendenti quando insorgono i sintomi dell’assuefazione (o tolleranza) e dell’astinenza. L’organismo gradualmente aumenta la soglia di tolleranza e di conseguenza la persona deve assumere dosi più elevate della sostanza per poter ottenere gli effetti desiderati dell’intossicazione; in assenza della sostanza emerge l’astinenza e insorgono sintomi fisiologici (dolori gastrointestinali, cefalea, dolori articolari e muscolari, sudorazione, ecc) e cognitivi (anche il tono dell’umore solitamente si trasforma nell’opposto di quello sperimentato sotto gli effetti acuti della droga); la sintomatologia legata all’astinenza varia comunque a seconda del tipo di sostanza.La dipendenza psicologica può essere accompagnata da quella fisica o presentarsi da sola. Essere psicologicamente dipendente significa sentirsi sopraffatto dal desiderio di drogarsi al punto da non poterne a farne a meno, la voglia di provare nuovamente le alterazioni percettive, cognitive e sensoriali che lo stupefacente induce è più forte di qualunque ragione anche quando si è ben consapevoli dei danni che ne seguono.
Quando viene diagnosticata una dipendenza da sostanze? Una vera e propria diagnosi di dipendenza può esser fatta solo se persistono per almeno un anno i sintomi della dipendenza e in questi casi la vita e gli interessi di una persona ruotano attorno alla necessità di procurarsi la sostanza. La persona dipendente non riesce più a sospendere l’uso della droga perché sta male senza, si manifestano i sintomi dell’astinenza che provocano un malessere fisico e psicologico di grande sofferenza, l’astinenza è causa di sintomi organici, emotivi e comportamentali, sintomi questi che si attenuano o evitano solo reintroducendo la sostanza nell’organismo. Le conseguenze di tale stile di vita diventano devastanti: bisogna pensare che un tossicodipendente pur di procurarsi “ la dose” occupa tutto il proprio tempo e denaro sospendendo una normale esistenza personale, familiare, sociale e lavorativa. Tutti gli sforzi per diminuire controllare o interrompere l’uso della sostanza risultano inutili anche quando si presenta la consapevolezza delle gravi ripercussioni psicologiche e fisiche indotte dalla sostanza. Il pressante desiderio, la ricerca estenuante della droga che diventa lo scopo principale della persona vengono definiti “craving”. La dipendenza patologica è causa di una sofferenza invalidante (disordini nel sonno, nell’alimentazione, gravi disturbi nell’umore quali ansia, depressione, paura di morire, pensieri ricorrenti e paranoici, comportamenti aggressivi verso sé stesso e gli altri). In poche parole il soggetto abusante si trasforma sia nei comportamenti che nella personalità e questo aspetto è uno dei più dolorosi da accettare da parte dei familiari che non riconoscono più la persona cara.
CURA
Quando viene diagnosticata la presenza di un problema di dipendenza patologica da sostanze il Centro di psicoterapia e psicologia clinica Torino si occupa della presa in carico della persona con interventi di cura differenziati. I diversi tipi di intervento coinvolgono il soggetto interessato e dove necessita i familiari. Come psicologi a Torino lavoriamo in equipe con diverse figure professionali specializzate nella cura di questo disturbo e utilizziamo diversi strumenti terapeutici da adattarsi alla situazione specifica della persona dipendente da sostanze. Nei casi che lo richiedono gli psicoterapeuti del Centro psicologia Torino lavorano in rete con i servizi preposti del territorio di Torino ( Sert, comunità terapeutiche) verso i quali la persona può essere indirizzata ove abbia necessità di cure specifiche.