PTSD Disturbo Post-Traumatico da Stress

PTSD
Il Disturbo Post-Traumatico da Stress può svilupparsi all’interno di un quadro contraddistinto da accumulo di eventi stressanti, catastrofici o violenti che la persona ha subito o di cui è venuta a conoscenza, facendone esperienza in forma indiretta.
Come psicologi intendiamo per “trauma psicologico” un evento patito dal soggetto e percepito come fortemente stressante e disagiante. Il trauma può travolgere la sfera affettiva, cognitiva e relazionale e può interessare il soggetto stesso o una persona a lui cara e vicina, come nel caso di chi deve assistere un parente molto sofferente o chi sta male per qualcuno che ama costretto ad affrontare qualche evento che influenza gravemente la sua vita.
Come psicoterapeuti psicologi a Torino vediamo che il disagio che contraddistingue il disturbo varia in riferimento alla durata dell’ esposizione al trauma e all’ intensità dell’esperienza, la sofferenza è causa dell’insorgenza di sintomi che stanno alla base della diagnosi di Disturbo Post Traumatico Da Stress. Come emerge nei percorsi di psicoterapia a Torino la forza dell’impatto traumatico è sperimentata come soggettiva e le conseguenze sulla psiche dell’individuo dipendono non solo dagli aspetti di contesto appartenenti allo spettro traumatico, ma anche alla personalità individuale. Alcuni soggetti possiedono maggiori strumenti per fronteggiare la natura del trauma anche grazie ad una personalità più strutturata che si è costruita attraverso una sana maturazione emotiva, permessa sia dall’ambiente familiare che dalla propria predisposizione biologica. Presso il Centro psicologia Torino constatiamo quotidianamente come uno stesso evento difficile possa essere percepito in maniera differente da due individui diversi, chi possiede un carattere più forte e temperato riesce ad affrontare meglio lo stress, dunque anche la capacità di reagire al trauma psicologico è maggiore. Mentre chi possiede una natura più fragile ha una tolleranza minore agli eventi stressanti e di fronte a situazioni molto sollecitanti la sfera emotiva non riesce a contenere il disagio e ad elaborarlo. Naturalmente, spiega lo psicologo infantile a Torino, anche l’età del soggetto è un elemento determinante quando si tratta di tollerare e superare un evento traumatico, perché la psiche di un bambino è ancora in formazione e non possiede le stesse difese e capacità di elaborazione emotiva di un adulto. Per approfondire questi argomenti si può fare riferimento a questo articolo sul trauma psicologico.
Come Centro psicologia Torino tra le caratteristiche principali che determinano il disturbo possiamo annoverare:
• L’immagine traumatica, legata ad una esperienza molto stressante, in alcuni casi perduratasi nel tempo, viene resa non codificabile dalla sua natura cruda e mortifera, non permette un’adeguata elaborazione. Questo significa che talvolta la persona durante la psicoterapia non ha il ricordo di un fatto ben definito che viene identificato con il trauma, bensì sperimenta un clima emotivo di grande sofferenza dentro di sé senza riuscire a dare un nome chiaro alle cause del malessere e senza riuscire a digerire i contenuti traumatici, proprio perché non è in grado di comprenderne a fondo la natura. In altri casi, come psicologo a Torino identifico alla base del trauma un evento chiaro e definito ma di un’intensità e una forza tali da aver scosso alla radice la personalità chi lo ha subito.
• Sintomi di ri-sperimentazione. Il soggetto traumatizzato tende a rivivere, attraverso meccanismi come quello del flashback, gli attimi intensi del trauma, attraverso una ripetizione che può assumere nei casi di maggior sofferenza, che ho seguito come psicoterapeuta a Torino, un carattere ossessionante. La modalità di ripetizione può variare in forma ed in intensità come ad esempio attraverso la forma onirica, attraverso gli incubi notturni, oppure tramite fantasie e immagini che si ripropongono alla coscienza anche da svegli. Alla ricerca di una possibile elaborazione, il contenuto traumatico, cerca diverse vie sulle quali poggiare la sua natura inconscia, esercitando il meccanismo della coazione a ripetere, nonché la ri-sperimentazione spasmodica del contenuto non elaborato non solo a livello conscio ma attraverso meccanismi inconsci, con i quali cerca di arrivare alla consapevolezza.
• Sintomi di evitamento. Nel tentativo di non risperimentare il trauma il soggetto può tendere ad attuare strategie di by-passamento di azioni associate all’evento, invalidando la routine quotidiana, come ci viene riportato nei percorsi di psicoterapia a Torino. Il principio di adattamento, volto al preservare l’esperienza di benessere e non incontrare più quella di malessere, porta i soggetti a “re-impostare” le proprie routine e i passi della propria vita quotidiana con l’obiettivo di non rivivere il dolore e il disagio caratterizzato dalla ri-sperimentazione traumatica, di non ritrovarsi un’esperienza dolorosa e che porta un’enorme quota di angoscia. Come psicologo a Torino riconosco che il meccanismo di difesa in questi casi è l’evitamento, ma visto che la persona traumatizzata ha molta paura, il rischio è che limiti sempre di più le proprie esperienze per non rischiare di soffrire di nuovo. I timori assumono una valenza irrazionale e in molti casi la persona rischia di impoverire sempre di più la propria vita, chiudersi in sé stessa o bloccarsi.
• Sintomi di alterazione negativa dei pensieri e delle emozioni. Considerando il trauma come un “prima” e un “dopo”, il soggetto potrebbe instaurare delle convinzioni negative riguardo sé stesso e l’altrui persone. Come psicoterapeuta a Torino ritengo che in molti casi il trauma investe così dolorosamente la psiche del soggetto da segnare un cambio repentino nella sua vita. L’esistenza non è più la stessa, nella percezione del soggetto si crea uno spartiacque legato al trauma, che determina un prima contraddistinto da serenità e felicità e un dopo, più oscuro e doloroso, contraddistinto da sofferenza e disagio.
• Sintomi di iper-attivazione. La modalità difensiva naturale nell’essere umano, quella dell’Arousal, potrebbe essere costantemente attivata, portando ad un’iperattività di base e creando, in fine un profondo e radicato senso di minaccia. Risposte di sobbalzo, ansia, paura e perenne agitazione mi vengono raccontate nei colloqui di psicoterapia a Torino. I sintomi saranno guidata da un’allerta attivata nel soggetto di fronte alla possibilità di poter risperimentare la sensazione di dolore e sconforto causata dal trauma. La persona traumatizzata dunque da un lato si sente sempre in ansia o comunque non riesce a rilassarsi, dall’altro è molto stanca e affaticata perché il suo organismo è sottoposto ad una iper-attivazione, una condizione di stress debilitante. Alcune persone che non riescono a contenere l’ansia si sentono spinte costantemente all’azione, un fare causato dal bisogno di scaricarsi, che talvolta non ha un fine costruttivo e può essere impulsivo.

Disturbi del sonno, irritabilità o scoppi d’ira, comportamento imprudente o autodistruttivo, difficoltà di concentrazione, aumento delle risposte di allarme e iper-vigilanza sono tra le possibili reazioni comportamentali utilizzabili da soggetti troppo lesi dall’esperienza traumatica, che porterebbe ad un’interferenza costante nel vivere quotidiano. Come psicologo a Torino osservo che tali comportamenti hanno conseguenze negative nella sfera relazionale della persona, si riversano nell’ambito coniugale e professionale.
L’idea annoverata negli sviluppi recenti degli studi sul trauma e condivisa tra i professionisti del Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica, è quella che vede l’evento traumatico iscritto al livello della coscienza del soggetto, ma seppur l’elemento risieda ancora lì, viene continuamente dissociato, cioè sospinto in un luogo protetto e non facilmente raggiungibile a livello conscio, come se la persona cercasse di negare ciò che prova per non soffrire e cercasse di evitare pensieri disturbanti per non vivere emozioni e ricordi dolorosi. Come psicoterapeuta a Torino rilevo come tale funzionamento psicologico dia vita al meccanismo della dissociazione.
Seppur relegato in un “luogo sicuro”, il contenuto “dissociato” non smette di interferire all’interno della vita quotidiana del soggetto, dando azione a sintomi che vengono descritti dal DSM quali sintomi di “natura dissociativa” tra cui si annoverano amnesie dissociative, disturbi di depersonalizzazione e derealizzazione.
Tutti i sintomi e i disturbi elencati poggiano le loro basi sulla mancanza di integrazione dell’evento traumatico che, come conseguenza principale, ha quella di una forte scissione della personalità, come vediamo in psicoterapia a Torino. Legato alla dissociazione vi è un sottotipo di Disturbo Post traumatico da Stress, chiamato “sottotipo dissociativo del PTSD”. Oltre ai sintomi già descritti del disturbo, il soggetto tende a riportare allo psicoterapeuta a Torino persistenti sintomi dissociativi come la depersonalizzazione, che causa un senso di distacco dal proprio corpo e dai propri processi mentali o dalla sensazione di essere osservatori esterni di se stessi; o sintomi di derealizzazione che prevede sensazioni di distacco dall’ambiente circostante, vissuto come irreale o distorto. Questi meccanismi difensivi sottendono uno stato angosciante e la persona riferisce allo psicologo di non riuscire a sentirsi in contatto con s’è stessa.
Attraverso l’inizio di un percorso terapeutico il soggetto riesce, grazie all’accoglienza, al dialogo e all’azione di cura da parte dello psicologo psicoterapeuta a poter dare un nome alle proprie esperienze. Vediamo nei percorsi di psicoterapia a Torino che dando un nome a ciò che prova, riservandogli un posto all’interno del proprio vissuto, quello che avverte il paziente è la sensazione di riuscire a rielaborare del trauma, a prendere una distanza dalle situazioni che ha vissuto e vederle con occhi diversi, con conseguente diminuzione dello stato di malessere e un adattamento migliore nella vita quotidiana.
Tali effetti positivi della cura vengono supportati dagli studi neuro scientifici e psicoanalitici che chiariscono come il trauma si vada ad inscrivere a livello inconscio e che, attraverso il lavoro psicoterapeutico e il contatto emotivo ed empatico tra paziente e terapeuta, avvenga una riformulazione del materiale non ancora elaborato poiché troppo doloroso e trasformato, attraverso il dialogo, in qualcosa di pensato, comprensibile ed accettabile dalla mente. La mente umana è un organo sensibile e quando viene ferita ha bisogno di cure e tempo sufficiente per tornare a funzionare come prima; il lavoro terapeutico di rielaborazione del trauma può rendere il soggetto più forte e aumentare il livello di resilienza di fronte agli ostacoli che troverá nel futuro.
Il Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica a Torino offre, tra le modalità usate dai propri professionisti psicologi a Torino, anche quella dell’uso dell’Emdr. Tale tecnica può essere utilizzata all’interno di un percorso terapeutico nelle situazioni in cui una persona abbia subito un trauma.