Mese: Novembre 2022

Tecniche della mindfulness in psicoterapia

L’essere umano è fatto di mente e di corpo che dinamicamente costruiscono un sistema, il quale si modifica e si adatta in ogni momento, entra in relazione con il mondo esterno, ne viene influenzato e reagisce agli imput che arrivano. Quando il nostro organismo riceve uno stimolo nascono sensazioni fisiche, emozioni e pensieri che entrano in una complessa interazione tra loro e contribuiscono a costruire l’esperienza stessa della relazione con l’esterno, perchè sono coinvolti nella costruzione del significato che diamo alla situazione, che è del tutto soggettivo e diverso per ognuno di noi, anche se può essere condiviso. Mente e corpo non sono distaccate e indipendenti, ma non sempre ce ne rendiamo conto perchè non riusciamo ad essere in contatto consapevole con tutto ciò che accade nel nostro mondo interno, che è sempre in divenire e in movimento. Lo psicoterapeuta a Torino spiega come nascono in ognuno di noi emozioni diverse quando facciamo un’esperienza, il nostro modo unico di entrare in relazione con l’esterno plasma sia la mente che la struttura del nostro corpo.

Nella nostra cultura storicamente è presente un dualismo mente e corpo che porta ad una divisione concettuale, mentre nella cultura orientale è presente una concezione più olistica dell’organismo. La scissione che noi occidentali sentiamo tra una parte pensiero e una parte emozione porta spesso a sentire come contrastanti e difficilmente conciliabili messaggi che arrivano dal corpo e dalla testa, possono crearsi dentro di noi conflitti che danno origine a disagio emotivo anche profondo e talvolta a sintomi psicologici, oppure a condotte comportamentali disfunzionali che ci capita di trattare in psicoterapia a Torino. Negli ultimi anni la scienza guarda con interesse ai principi della cultura orientale che considera l’essere umano come indivisibile. Molte ricerche hanno portato alla scoperta sempre più evidente del nesso e della reciproca influenza tra mente e corpo e anche la psicologia clinica ha sviluppato tecniche di intervento che tengano conto di questo legame indissolubile. Una psicoterapia integrata, che tenga presente questo collegamento profondo interpreta anche il malessere e i sintomi in un’ottica unitaria.

La filosofia buddista in particolare parla di unicità dell’essenza umana, dove corpo e mente sono apparati che non possono essere separati, sono entità distinte ma di un’unica fonte che è la vita. Sulla base di questi concetti nascono diversi approcci psicologici, scevri della componente religiosa, che hanno l’obiettivo di rendere la persona più consapevole di ciò che accade nel mondo interno, noi parleremo in particolare della mindfulness e del suo utilizzo all’interno dei percorsi di psicoterapia.

La mindfulness, che nasce dai precetti del buddismo, può essere considerata una condizione mentale che si raggiunge attraverso una pratica di meditazione, condizione in cui si è consapevoli dei pensieri, delle emozioni e delle proprie percezioni, istante dopo istante. Non è semplice spiegare a parole questo tipo di esperienza che ha l’obiettivo di prendere piena coscienza di sè e permette di essere vigili nel presente rendendosi conto di ciò che accade nel proprio mondo interno, anche a seguito delle sollecitazioni che ricevono i sensi. Il termine mindfulness è la traduzione di “sati” che nella lingua utilizzata da Buddha per diffondere i propri insegnamenti significa “attenzione” intesa come una qualità che può essere coltivata attraverso la pratica meditativa per ampliare la coscienza. La moderna mindfulness è una tecnica psicologica che integra la tradizione di questi insegnamenti e delle conoscenze scientifiche basate sugli studi recenti delle neuroscienze. Negli anni settanta negli Stati Uniti, a partire dal biologo Jon Kabat-Zinn tale modello è stato utilizzato come paradigma autonomo nelle discipline mediche e psicoterapeutiche ed è giunto fino ai giorni nostri e all’utilizzo che oggi ne facciamo all’interno dei percorsi di cura, in un’ottica di integrazione di psiche e soma.

Presso il Centro di psicologia a Torino riteniamo che la mindfulness sia una tecnica cognitiva che integrata con un lavoro di psicoterapia psicodinamica può potenziare gli effetti terapeutici garantendo buoni risultati. Un punto di contatto tra l’approccio psicodinamico e la mindfulness è l’attenzione a cogliere l’hic et nunc (qui ed ora) dell’esperienza, in modo non giudicante. La presa di coscienza di sè risulta estremamente importante sia per la psicoterapia psicodinamica che per la mindfulness. Come psicoterapeuti psicologi a Torino riteniamo infatti che a prescindere dalla nostra volontà i vari aspetti della  personalità interagiscano tra loro e possano creare conflitti e sofferenza, divenire più consapevoli di ciò che accade nel mondo interno permette di avviare un dialogo più fluido tra le varie parti di noi, porta a sanare eventuali scissioni e accettare aspetti diversamente negati di sè. Da sempre nella psicoterapia psicodinamica ricopre grande importanza l’analisi della relazione tra paziente e terapeuta, in quanto rivelatrice delle dinamiche psicologiche che il paziente ha interiorizzato nell’infanzia, attraverso il rapporto con i genitori e che in seguito ripete, anche inconsapevolmente, sia nel dialogo delle proprie parti interne che nelle sue relazioni significative. Presso il Centro di psicoterapia a Torino lo psicoterapeuta psicodinamico ha una formazione mirata a cogliere le sfumature relazionali che si presentano in terapia ed è in grado di aiutare il paziente a  vedere e riconoscere i propri stili di attaccamento, prorio perchè il suo modo di comportarsi rivela le dinamiche che fanno parte del mondo interiore; emergono anche i timori e le aspettative che nutre nei confronti dell’altro, sempre legati alle esperienze passate, che continuano a influenzare il suo comportamento e talvolta sono la causa della sofferenza che lo ha portato a chiedere aiuto. Lo psicoterapeuta psicodinamico vive le emozioni identificandosi nell’hic et nunc della relazione con il paziente, sperimenta lo stile di attaccamento che la persona mette in atto, ripercorre insieme la sua storia, per aiutarla a differenziarsi dal suo passato e per trovare sè stessa, interrompendo il circolo di ripetizione intergenerazionale fatto di modalità affettive e di comportamenti interiorizzati nell’infanzia, attraverso l’identificazione con i genitori. Anche la mindfulness si pone l’obiettivo di aiutare il paziente a cogliere sensazioni, percezioni, pensieri, sentimenti e anche comportamenti di cui non sempre si rende conto perchè la sua attenzione non è focalizzata sul presente che sta vivendo. La cura della sofferenza interiore passa  dalla comprensione di ciò che accade nel prorio mondo interno, la mindfulness non mira a mettere in atto cambiamenti attraverso l’emancipazione dal passato, ma pittosto si pone l’obiettivo di raggiungere l’accettazione di sè nel presente: non combattere ma accettare chi siamo e le situazioni che viviamo è un punto di arrivo non facile da raggiungere, che permette di ritrovare una condizione di benessere.

Questi aspetti in comune, anche se non sovrapponibili, ci hanno portato come psicoterapeuti psicologi a Torino a decidere di integrare in psicoterapia tecniche prese dalla mindfulness, quando lo riteniamo utile per il trattamento della persona. Non sempre è necessario utilizzare tali tecniche nei percorsi di psicoterapia, dipende dalla valutazione psicologica che viene fatta dal terapeuta dopo aver conosciuto la persona, in base ai suoi bisogni e agli obiettivi specifici del lavoro in corso, che è sempre pensato sulle peculiarità soggettive di ogni singolo paziente.

La mindfulness, attraverso il suo metodo di “prestare attenzione”, permette di accorgersi, con maggior perspicacia, dell’insorgenza di pensieri negativi che amplificano il malessere emotivo, che secondo il nostro paradigma psicodinamico è legato alla storia della persona. Riuscire attraverso una psicoterapia a Torino a riconoscere e gestire i propri contenuti mentali mettendo una distanza dal proprio abituale stile di pensiero, apre alla possibilità di mettersi in discussione, di adottare nuove modalità espressive e avviare un cambiamento interiore. Molta sofferenza nelle persone arriva dal giudizio negativo su di sè, dalla critica di ciò che si prova, dall’essere arrabbiati con i propri sentimenti sentimenti di ansia o depressivi, di vergogna o di disagio che si possono provare nelle varie situazioni. La mindfulness aiuta a riconoscere più velocemente certi meccanismi di autoaccusa che rendono la persona nemica di sè stessa e sono spesso causa del ruminio depressivo. La mindfulness attraverso l’attenzione alle sensazioni corporee, al respiro, al momento presente, cerca di calmare il rimuginare che può assorbire tutte le energie soggettive in modo improduttivo. Utilizziamo tecniche prese dalla mindfulness per aiutare le persone ad accettare il dolore, molte ricerche infatti ritengono che il rifiuto e l’essere arrabbiati perchè si sta male causino un amplificarsi del malessere anzichè una sua riduzione.

L’integrazione di tecniche della mindfulness in un percorso di psicoterapia psicodinamica permette al terapeuta di aiutare la persona a cambiare la relazione con i propri contenuti mentali prima di avviare un processo di cambiamento delle sue convinzioni negative o irrazionali che generano sofferenza. La mindfulness aiuta la persona a capire che noi non siamo i nostri pensieri e che i pensieri non sono fatti reali ma costruzioni mentali e un allontanamento cognitivo da essi permette di considerarli delle ipotesi che possono essere messe in dubbio e modificate nel tempo. Acquisire padronanza sui propri contenuti mentali può rendere meno rigidi e permette di vedere con maggiore chiarezza là dove c’era confusione. L’accoglienza del presente attraverso un lavoro di psicoterapia a Torino, la maggiore tolleranza delle emozioni e delle percezioni negative rende più forti e rafforza la resilienza personale. Entrare in relazione in un modo diverso con il disagio, che ognuno di noi si ritrova a dover affrontare sicuramente in qualche momento della vita, permette di essere più forti. Un approccio che comprenda sia i pensieri che le percezioni corporee è più efficace proprio perchè la nostra mente talvolta ci inganna: la ragione utilizza schemi, ricordi ed esperienze passate non sovrapponibili al presente, pregiudizi che permettono di semplificare ma sono riduttivi rispetto alla realtà che è complessa.

Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino l’uso di tecniche prese dalla mindfulness può essere di gran beneficio alle persone per dare valore al momento presente e alla pienezza del vivere. Spesso infatti nel quotidiano siamo presi da mille pensieri che ci portano a vivere più nel passato o nella prospettiva del futuro che nell’adesso dell’esperienza reale che comprende sia momenti positivi che negativi. La nostra mente è portata a difendersi da ciò che fa male, a evitare o negare emozioni spiacevoli ma se impariamo a non respingere questi aspetti è possibile avviare un processo di crescita personale e di maturazione di sè. Come Centro di psicoterapia a Torino abbiamo ormai constatato negli anni come per stare meglio sia importante imparare ad ascoltare il proprio malessere anzichè reprimerlo o fare finta che non esista, guardare al proprio disagio aiuta la persona ad esserne meno condizionata e meno oppressa, comprendere le cause della sofferenza apre alla possibilità di reagire e cercare soluzioni.