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Soffrire di invidia

L’invidia è un sentimento che qualunque essere umano sperimenta e da cui possono scaturire diverse reazioni e comportamenti, non sempre negativi. Quando si pensa all’invidia la si associa alla cattiveria, ma è anche possibile contenere e trasformare questo sentimento a favore di scelte costruttive per la propria vita. Come psicoterapeuti psicologi a Torino sappiamo che dietro all’invidia è presente un vissuto di fragilità, non sempre riconosciuto che, quando non viene adeguatamente elaborato, porta la persona a vivere rabbia e disprezzo. Può essere causa di atteggiamenti tesi a ferire le altre persone, ma chi soffre di più è proprio chi vive e alimenta l’invidia, diventando una persona sempre più frustrata.

Non è sbagliato essere invidiosi, perché le emozioni sono naturali e in questo articolo vogliamo aiutare chi prova invidia a riconoscersi e cercare di avviare un processo di comprensione e cambiamento positivo verso il benessere personale e relazionale. Infatti si parla spesso di come difendersi dell’invidia degli altri, ma viene poco affrontato il problema di come affrontare i propri sentimenti invidiosi.

L’invidia nasce dal desiderio di possedere qualcosa che manca, non solo materiale, molto spesso riguarda la sfera dei sentimenti: si vuole essere felici, sentirsi benvoluti, essere persone migliori e apprezzate. Infatti come emerge nei percorsi di psicoterapia a Torino anche quando si desidera un oggetto concreto, si tratta della rappresentazione di altro, come ad esempio una bella automobile può essere simbolo di potenza, del raggiungimento di uno status sociale che suscita ammirazione.  La persona invidiosa riconosce che gli altri hanno qualcosa che vuole ma non riesce a raggiungere, si sente impotente e soffre. La costante insoddisfazione genera rabbia, in molti casi emerge un senso di ingiustizia profondo e, nell’impossibilità di realizzare le proprie aspirazioni, può sorgere il desiderio di togliere la felicità all’altro, portargli via ciò che ha, perché si è convinti di essere in diritto di possedere ciò che non è proprio. La frustrazione si amplifica sempre di più nel sentirsi impossibilitati a superare i propri limiti (reali o presunti), le proprie ambizioni non riescono ad essere realizzate e nel confronto con gli altri ci si sente costantemente perdenti.

Presso il Centro di psicologia a Torino abbiamo identificato le situazioni più comuni in cui la persona può sentirsi invidiosa, così come emerge nei percorsi di psicoterapia di chi soffre di invidia:

  1. Guardare agli altri: nel confronto sociale può nascere l’invidia se viene percepita una differenza tra la propria vita e quella delle altre persone, accorgersi di non essere riusciti a raggiungere certi obiettivi, sentirsi da meno nel non aver realizzato le proprie ambizioni può generare grande insoddisfazione e rimpianto.
  2. Desiderio di possesso: l’invidia può insorgere nella percezione di una disparità tra ciò che si ha e ciò che appartiene ad altre persone, sia da un punto di vista materiale che non, come la ricchezza, il potere, la fama, il successo, la bellezza, ecc. L’invidia viene amplificata dal senso di ingiustizia che nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino è spesso presente in queste situazioni.
  3. Senso di inferiorità: l’invidia è collegata ad una bassa autostima e ad un senso di inadeguatezza. Sentirsi insicuri nel confronto con l’altro, non all’altezza della situazione, è spesso motivo di invidia verso chi appare superiore a sé sia come capacità che come qualità personali.
  4. Rivalità: mettersi in competizione con le altre persone può generare invidia per i traguardi altrui e la paura di rimanere indietro; avere la sensazione di perdere costantemente nel confronto con l’altro fa arrabbiare e alimenta il risentimento invidioso e il desiderio di rivalsa.
  5. Mancanza di gratitudine: dare per scontato ciò che si ha e guardare solo a ciò che manca è un atteggiamento foriero di invidia, perché non si apprezza ciò che si possiede, né si prova gioia per i traguardi positivi raggiunti nella vita, per le relazioni affettive, per le proprie doti. L’attenzione è sempre concentrata nel voler avere di più, mai contenti del proprio presente. E’ costante un senso di insoddisfazione profonda.

Chiunque può riconoscere degli episodi della propria esistenza in cui si è ritrovato in una delle situazioni appena descritte, ma quando l’invidia non è contenuta e occasionale e occupa molto spazio nel mondo interno della persona, è necessario chiedere un aiuto professionale per gestirla e ritrovare una condizione di benessere. Nei percorsi di psicoterapia a Torino emerge come le persone che soffrono di invidia patologica stanno molto male perché rifiutano questa emozione, si vergognano nell’ammettere a sé stessi e agli altri di provarla. Si sentono preda di un impulso velenoso dell’anima, ingestibile, che inquina la loro vita e spinge a ferire le persone vicine, rovinando molto spesso le relazioni, suscitando negli altri risentimento e dolore. E non possono condividere i sentimenti generati dall’invidia, come la rabbia distruttiva, che allontana gli altri e non viene accettata.

Quando finalmente è possibile aprirsi con il proprio psicoterapeuta a Torino, senza sentirsi giudicati,  emerge che dietro all’invidia è presente uno sguardo ostile verso l’altro, carico di risentimento e di fastidio per i suoi successi e la sua felicità. Chi soffre di invidia può arrivare a provare piacere quando vede star male gli altri, quasi come se traesse sollievo dalle disgrazie altrui, perché attenuano il suo senso di inferiorità e ripagano delle presunte ingiustizie che spesso logorano le sue giornate. Come vediamo presso il Centro di psicologia a Torino, il sentimento di gioia maligna provata dalla persona invidiosa è il contrario dell’empatia, che porta a gioire per il benessere dell’altro e a immedesimarsi con lui quando soffre. Si prova gioia maligna nei confronti di chi di solito viene percepito come superiore, come se per una sorta di pena del contrappasso potesse finalmente provare ciò che sente la persona invidiosa e ripagarla del senso di umiliazione che le viene inflitto costantemente dal confronto. Se il rivale brillante, l’amica più bella, il compagno più capace vacillano nei propri successi, la persona invidiosa prova soddisfazione, perché non si sente la sola a fallire. La persona invidiosa desidera suscitare invidia, tende a non ammettere le proprie fragilità e ad atteggiarsi come superiore, per non dare soddisfazione agli altri, che immagina possano godere dei suoi errori proprio allo stesso modo di come capita a lei. La persona invidiosa prova solitudine, come emerge nei percorsi di psicoterapia a Torino, perchè la diffidenza è molto forte in questi casi ed è difficile aprirsi anche con i propri cari, immaginati come ostili. A volte la rabbia è così forte che prevale il desiderio di schiacciare gli altri, di vincere su di loro, preda di un senso di sfida che condiziona tutti gli ambiti della vita, anche i rapporti privati, la relazione con il proprio partner, con i figli, con i genitori, con il rischio di rovinare i legami più importanti della persona.

Questi sentimenti sono difficili da confessare ma è il primo passo per avviare un cambiamento nel proprio sentire. Quando chi soffre di invidia riesce ad affidarsi al terapeuta prova sollievo nel poter sfogare la propria frustrazione. Il lavoro di psicoterapia a Torino fa emergere il senso di impotenza di queste persone, quasi sempre inconscio, collegato al viversi inadeguati e inferiori agli altri. Si tratta di emozioni irrazionali che possono non avere correlazione con la vita reale, che non sempre è costellata da insuccessi, anzi il soggetto a volte appare al mondo come una persona brillante. Ma l’immagine che hanno di sé questi individui è distorta, pensano di non potercela fare, per questa ragione non vogliono che gli altri abbiano successo nella vita e desiderano sottrarre a loro la felicità. Ma i propri limiti, vissuti come così gravosi, sono solo la proiezione della loro bassa autostima.

Come psicoterapeuti psicologi a Torino sappiamo che la persona invidiosa non è riuscita ad elaborare nell’infanzia vissuti dolorosi, come ad esempio il senso di colpa, che, quando integrato con le altre emozioni, è un vissuto sano che permette di accedere alla riparazione dei propri errori. Spiega lo psicologo infantile a Torino come, durante l’età evolutiva il bambino ha bisogno della relazione con i genitori per contenere e armonizzare le proprie pulsioni con le richieste dell’ambiente circostante, la funzione affettiva dell’adulto è importante per lo sviluppo di un sano equilibrio narcisistico nel bambino. Lo sguardo che i genitori hanno verso il bambino e le sue relazioni nel mondo sono importanti per la lettura che lui imparerà a fare di sé stesso e degli altri e sono all’origine dell’atteggiamento che maturerà verso le proprie capacità e i propri insuccessi. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino la persona che soffre di invidia patologica si porta dentro delle ferite psicologiche che hanno contribuito a generare una bassa autostima, un senso di inadeguatezza e frustrazione.

Un percorso di psicoterapia a Torino può aiutare chi soffre di invidia a ritrovare il senso del proprio valore personale, a riconoscere le proprie capacità per realizzare i propri desideri. Infatti chi possiede una buona autostima sente come meno pervasiva l’invidia, che diventa un sentimento più contenuto e armonizzato con il resto della personalità, perché il soggetto non si sente “da meno” rispetto alle altre persone ed è soddisfatto di sé. Quando le ferite psicologiche vengono curate, diminuisce anche la rabbia e l’invidia può essere elaborata, in modo che non sia più un ostacolo al proprio benessere. In questi casi è possibile trarre energia dall’invidia che si trasforma in ammirazione verso chi sembra avere ciò che la persona sente mancante, è possibile apprezzare l’altro anziché denigrarlo. Il percorso di psicoterapia a Torino aiuta a guardare alle persone che “hanno di più” come ad un modello da seguire e non più come ad una minaccia, qualcuno di ostile che li mette in ombra. L’ammirazione alimenta il desiderio a migliorarsi e la motivazione  sostiene le proprie forze, che vengono canalizzate nel costruire, anziché nutrire un’ambizione cieca che vuole distruggere chi ha successo. Focalizzarsi su sé stessi e capire quali sono i propri obiettivi aiuta la persona a spendere le energie nella giusta direzione, con una rinnovata soddisfazione nella propria vita e nei traguardi che può raggiungere.

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