Mese: Settembre 2025

La psicoterapia online

La psicoterapia online

Negli ultimi anni, la terapia online si è consolidata come una modalità terapeutica efficace e sempre più richiesta, rispondendo alle esigenze di una società in continuo movimento.
Grazie alle tecnologie digitali, è oggi possibile intraprendere percorsi di supporto psicologico online o psicoterapia da casa con uno psicologo a distanza o psicoterapeuta qualificato, mantenendo la stessa professionalità, profondità e rigore etico della terapia in presenza.
Molti pazienti cercano un colloquio psicologico online o un percorso di psicoterapia psicodinamica online, attratti dalla possibilità di ricevere sostegno in modo flessibile, riservato e sicuro.
Che si tratti di psicoterapia individuale, consulenza psicologica o percorsi più strutturati, la psicoterapia via videochiamata — attraverso piattaforme come Zoom, Skype o Teams — rappresenta oggi una risorsa concreta, scientificamente validata e facilmente accessibile.
La possibilità di seguire una psicoterapia da casa o da qualsiasi luogo sicuro consente di conciliare le esigenze della vita quotidiana con il percorso terapeutico, senza compromettere la qualità dell’incontro clinico.
Per chi risiede in Piemonte ad esempio e cerca psicologi Torino o psicoterapeuti Torino, molte strutture offrono percorsi sia in presenza sia online, permettendo di scegliere la modalità più adatta alle proprie necessità e circostanze personali.
La continuità terapeutica è garantita anche in situazioni di viaggio, trasferimento o cambi di residenza, rendendo la terapia online uno strumento estremamente pratico senza perdere profondità psicologica.
Il setting terapeutico nella psicoterapia online rimane centrale come nella psicoterapia in presenza.
Nella prospettiva psicodinamica, il concetto di setting terapeutico è fondamentale. Come sottolinea Ferro, il setting è la cornice che rende “pensabile l’impensabile e dicibile l’indicibile” (Ferro, 2002). Nella psicoterapia via videochiamata, questo setting si trasforma: lo schermo e la piattaforma digitale diventano un nuovo contenitore simbolico della relazione analitica. Non si tratta di una semplice trasposizione tecnica, ma di uno spazio psichico condiviso, capace di accogliere emozioni, fantasie e processi inconsci.
La relazione analitica resta il cuore della terapia: transfert e controtransfert non vengono meno, ma si trasformano nel contesto digitale. Come osserva Gabbard, anche la comunicazione mediata da uno schermo può attivare dinamiche inconsce profonde, e persino micro-interruzioni della connessione, silenzi o posture diventano parte integrante del campo analitico (Gabbard, 2001). Seguendo la prospettiva di Winnicott, la terapia online può essere pensata come uno spazio transizionale, in cui interno ed esterno si incontrano: proprio come il gioco permette al bambino di sperimentare e dare senso al mondo, la psicoterapia da casa offre al paziente un terreno intermedio per elaborare esperienze emotive e sviluppare la continuità interna (Winnicott, 1971).
Come psicoterapeuti Torino abbiamo notato che la psicoterapia online viene utilizzata sempre di più anche da persone lontane dalla propria città.
Un fenomeno in crescita, infatti, riguarda gli italiani che vivono all’estero. Expatriati, studenti internazionali e lavoratori lontani dalla propria città spesso scelgono uno psicologo a distanza in lingua italiana, per sentirsi compresi nella propria lingua madre e nei propri riferimenti culturali.
La vita all’estero può generare sradicamento, difficoltà di adattamento, solitudine e conflitti identitari; la psicoterapia online per expatriati consente di mantenere un legame stabile con un terapeuta della propria cultura, creando uno spazio sicuro in cui elaborare vissuti di perdita e costruire nuove forme di identità.
Quali sono i vantaggi pratici della terapia online?
Oltre al valore simbolico e relazionale, la terapia online offre numerosi vantaggi pratici, prima di tutto la flessibilità di orari e luoghi, utile per chi ha impegni lavorativi o familiari. L’accessibilità della terapia online a persone con difficoltà motorie o che non riescono a uscire dalla propria casa oppure che vivono lontano dai centri urbani. La continuità terapeutica durante viaggi, trasferte o cambi di residenza. Il comfort e la privacy che permette al paziente di sentirsi più a proprio agio nel proprio spazio domestico. La riduzione delle barriere emotive, come l’ansia sociale o la vergogna, che a volte impediscono di effettuare una terapia in presenza.
Quali sono invece le sfide e limiti della psicoterapia online?
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, le interruzioni di connessione possono assumere un significato emotivo rilevante nel processo analitico, potrebbe ad esempio generare nel paziente vissuti abbandonici che meritano di essere elaborati nello spazio terapeutico. La riduzione della comunicazione non verbale richiede al terapeuta maggiore attenzione e sensibilità durante le sedute.
Nei casi di psicopatologia grave o emergenze, la psicoterapia via videochiamata potrebbe non essere sufficiente da sola.
La tutela della privacy e la sicurezza dei dati personali, secondo le normative vigenti come il GDPR, assume grande rilevanza.
In conclusione la terapia online non è una “terapia di serie B”, ma un setting alternativo che preserva la profondità della relazione analitica.
Che si tratti di colloqui psicologici online o di incontri in presenza, ciò che conta è la qualità della relazione terapeuta/paziente, la professionalità dello specialista e la coerenza con le esigenze del paziente.
La tecnologia non sostituisce l’incontro umano, ma lo rende accessibile in modi nuovi e significativi, promuovendo crescita, consapevolezza e trasformazione personale.

Quando rivolgersi ad uno psicoterapeuta

Quando rivolgersi ad uno psicoterapeuta

Chiedersi quando rivolgersi ad uno psicoterapeuta è un interrogativo che prima o poi attraversa la vita di molte persone; spesso rimane nascosto tra i pensieri più riservati, perché parlare di disagio emotivo può generare paura, vergogna o senso di inadeguatezza. In Italia, nonostante i grandi passi avanti degli ultimi anni, la psicoterapia è ancora accompagnata da pregiudizi: c’è chi teme di essere giudicato “debole”, chi pensa che basti la forza di volontà per superare le difficoltà e chi semplicemente non conosce bene cosa accade durante un percorso terapeutico. In realtà, rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta non è un segno di fragilità, ma un gesto di coraggio e di responsabilità verso sé stessi. Donald Winnicott, psicoanalista britannico, ricordava che “la capacità di chiedere aiuto è una delle funzioni più sane dell’essere umano.” (The Capacity to Be Alone, 1958, in The Maturational Processes and the Facilitating Environment, p. 30). Riconoscere i propri limiti non significa soccombere alle difficoltà: significa avere la forza di voler cambiare e migliorare.
Molti esitano perché non sanno come capire se hanno bisogno di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Altri rimandano perché temono lo stigma sociale o non vogliono sentirsi “sbagliati” o “fragili”. Tuttavia, così come ci si rivolge a un medico per un dolore fisico persistente, è naturale rivolgersi a un professionista della salute mentale quando il malessere emotivo diventa difficile da gestire. L’ansia costante, gli attacchi di panico, la tristezza persistente, la perdita di interesse per attività quotidiane prima piacevoli, i conflitti ricorrenti nelle relazioni, lo stress cronico legato al lavoro o allo studio, i cali di autostima e il senso di inadeguatezza sono segnali che meritano attenzione. Ignorarli non significa essere forti: spesso il disagio si cronicizza e inizia a condizionare profondamente la vita quotidiana.
La psicoterapia è uno spazio in cui imparare a riconoscere e ascoltare questi segnali. Permette di comprendere i meccanismi che alimentano il malessere e aiuta a sviluppare gli strumenti e le risorse interiori per affrontarlo. Molti pazienti raccontano che, prima di iniziare un percorso, sentivano un senso di confusione o di stanchezza emotiva costante, come se le difficoltà si accumulassero senza soluzione. Dopo
un primo periodo di terapia, iniziano a percepire un maggiore controllo sulle emozioni, a sviluppare la capacità di comprendere i propri schemi comportamentali e diventa possibile affrontare la vita con più consapevolezza.
Spesso le persone si chiedono quale sia la differenza tra psicologo e psicoterapeuta. Lo psicologo si occupa di sostegno, prevenzione e valutazione psicologica: offre strumenti per comprendere meglio il proprio stato emotivo, per affrontare momenti di stress e aiuta a sviluppare strategie di coping. Lo psicoterapeuta, invece, ha completato una formazione specialistica che gli permette di guidare un percorso terapeutico strutturato, affrontando disturbi più complessi, traumi, disturbi d’ansia, disturbi psicosomatici, difficoltà relazionali etc. Comprendere questa differenza è fondamentale per scegliere il professionista più adatto alle proprie esigenze. A Torino, numerosi psicologi Torino e psicoterapeuti Torino offrono percorsi teraputici volti ad affrontare diverse problematiche.
La psicoterapia non si limita a ridurre i sintomi dell’ansia e della depressione: è uno strumento che permette di migliorare la qualità della vita in senso ampio. Aiuta a rafforzare l’autostima, a migliorare le relazioni, a gestire i conflitti e ad affrontare cambiamenti significativi della vita con maggiore equilibrio. Attraverso un percorso terapeutico, è possibile dare voce alle emozioni, comprendere i meccanismi che alimentano il malessere e costruire strategie efficaci per affrontare la quotidianità. Melanie Klein osservava che “i sintomi sono messaggi che indicano bisogni emotivi non soddisfatti e i conflitti interiori non risolti”, (The Psycho-Analysis of Children,1932 pg. 51). Wilfred Bion sottolineava come il lavoro terapeutico aiuti a dare significato ai vissuti emotivi, trasformando le esperienze dolorose in crescita personale.
Molti temono di iniziare la psicoterapia perché non sanno da dove partire o perché si chiedono se “funzionerà davvero”. In realtà, ogni percorso è unico e personalizzato: i primi colloqui servono a instaurare un rapporto di fiducia tra paziente e terapeuta, a chiarire le aspettative e a definire obiettivi concreti. A Torino, così come in molte altre città, è possibile trovare psicologi Torino e psicoterapeuti Torino disponibili per comprendere meglio il bisogno della persona e per decidere insieme il percorso più adatto.
La psicoterapia aiuta anche ad affrontare situazioni comuni, ma difficili da gestire da soli. Chi vive una situazione lavorativa molto stressante può imparare a stabilire confini chiari, gestire la pressione senza sentirsi sopraffatto e affrontare le sfide quotidiane con maggiore lucidità. Chi ha difficoltà nelle relazioni familiari o di coppia può scoprire nuovi modi di comunicare e risolvere conflitti senza ricadere in schemi ripetitivi. Chi affronta un lutto, una separazione o un cambiamento importante nella vita trova nella psicoterapia un sostegno per elaborare il dolore, ricostruire un senso di sicurezza emotiva e ritrovare la propria stabilità.
Negli ultimi anni, parlare di salute mentale è diventato sempre più normale. Molti personaggi pubblici condividono apertamente la loro esperienza terapeutica, contribuendo a ridurre lo stigma e dimostrando che prendersi cura della mente è un diritto e non un lusso. Freud ricordava: “Dove c’era l’Es, deve subentrare l’Io.” (L’Io e l’Es, 1923). Affrontare le difficoltà significa dare ordine e senso a ciò che appare caotico o doloroso, trasformando la sofferenza in occasione di crescita. Anche Donald Winnicott e altri analisti psicodinamici sottolineano che il percorso terapeutico è uno spazio in cui sperimentare e comprendere se stessi senza giudizio, permettendo alla persona di sviluppare autonomia emotiva e resilienza.
Spesso chi inizia una psicoterapia teme di non sapere da dove partire. A Torino, molti psicologi Torino e psicoterapeuti Torino offrono percorsi iniziali pensati per facilitare l’accesso alla terapia, rendendo più semplice superare la barriera dell’incertezza o del timore.
La psicoterapia è un investimento sul proprio benessere e sulla qualità della vita. Non serve aspettare di “toccare il fondo”: ogni momento in cui si percepisce il bisogno di sostegno, di maggiore equilibrio o di strumenti per affrontare la vita è quello giusto per iniziare. Cercare aiuto è un gesto di responsabilità e cura verso sé stessi, un gesto di coraggio che permette di guardarsi dentro, comprendere le proprie difficoltà e costruire nuove strategie per vivere meglio. Iniziare oggi significa aprirsi al cambiamento, alla crescita personale e alla possibilità di vivere con maggiore serenità, consapevolezza e resilienza

Essere depresso come uomo

Quali sono i pilastri dell’identità maschile? Quali sono gli aspetti della vita che fanno sentire un uomo virile?

Presso il Centro di psicoterapia a Torino vediamo alcuni pazienti uomini entrare in forte crisi rispetto al loro valore di uomo quando i cambiamenti della vita portano a perdere quegli elementi fondanti dell’identità maschile. Dietro a molte forme di depressione maschile, che trattiamo come psicoterapeuti a Torino, è presente uno sgretolarsi del proprio senso del valore come uomo, che causa una ferita nella propria autostima maschile.