I pregiudizi sociali che soffocano il maschile
Nella nostra società è possibile imbattersi in alcuni pregiudizi per quel che concerne l’educazione dei figli di sesso maschile o femminile, dovuti a false convinzioni rinforzate dalla cultura d’appartenenza. Questo articolo del Centro psicoterapia Torino ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sugli stereotipi associati al sesso maschile e fare chiarezza sulle conseguenze negative che questi pregiudizi possono comportare.
In linea generale molte difficoltà sono state rilevate, da vari studi di psicologi a Torino, dovute alla tendenza a scindere in maniera assolutista ciò che è per i maschi, e quindi ciò che deve essere generalmente maschile, da ciò che è per le femmine. Un esempio lampante è dato dalla comune propensione nella nostra cultura a considerare le tematiche che toccano la sfera emotiva come prettamente femminili: sembra che un uomo per essere tale debba rifuggire l’intimità relazionale, favorendo argomenti “esterni” alla sfera emotiva e maggiormente legati al ruolo sociale, come ad esempio la professione. Tali tendenze, nella nostra esperienza di psicologi psicoterapeuti a Torino possono portare gli individui di sesso maschile ad allontanarsi dalla propria sensibilità comportando una grossa limitazione nello sviluppo della propria personalità. Questo atteggiamento in molti casi può sostenere e rafforzare i disturbi legati all’ansia. Nello specifico pare che gli uomini non debbano piangere e mostrare i loro sentimenti perché considerati, altrimenti, deboli, ma la negazione delle proprie paure è in molti casi controproducente e rischia di aumentare il livello di ansia. Nell’esperienza dello psicologo infantile questo insegnamento al bambino da parte dei genitori può arrivare attraverso la comunicazione diretta ma anche attraverso le aspettative nutrite verso il figlio maschio e l’idea stereotipata di come dovrebbe essere. Il piangere viene socialmente associato alla fragilità, sentimento già di per sé non facile da ascoltare, ancora di più per l’uomo che è stato educato fin da piccolo a non doversi comportare come “una femminuccia”e sente di non avere il diritto di esprimere le insicurezze emotive. Il rischio per l’uomo è quello di sentirsi inadeguato di fronte a certe esperienze emotive, con il timore di incontrare giudizi negativi da parte degli altri e criticandosi in prima persona, come ci viene spesso riportato nei percorsi di psicoterapia a Torino. In alcune famiglie i bambini vengono educati a non piangere, venendo invece socialmente più accettate da parte dei maschi le reazioni di rabbia, sentimento questo associato alla “forza”. Per tale motivo è possibile che in età adulta bambini che sono stati soggetti a questo tipo di educazione tendano a manifestare la propria sofferenza attraverso reazioni rabbiose. Lo psicologo infantile ritiene che in queste situazioni possa mancare un vocabolario interno sulle emozioni, in particolare la tristezza e il senso di impotenza e questa mancanza non consente di esprimere in parole ciò che si prova. Può essere allora importante per queste persone intraprendere un percorso di psicoterapia a Torino mirato al ritrovamento di aspetti di sé anticamente dimenticati e rigettati.
Un altro pregiudizio sociale è quello secondo il quale un vero uomo non deve chiedere mai aiuto. Questo comporta che i maschi, in situazioni di sofferenza e crisi emotiva, siano portati a credere di dovercela fare da soli, subendo una condizione di solitudine e debole autonomia. Troppo spesso vediamo al Centro di psicologia Torino che tali credenze portano ad una sempre maggiore difficoltà a gestire il proprio stress e l’ansia appoggiandosi a comportamenti disfunzionali. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino queste persone rischiano di fare ricorso alla negazione del proprio disagio o in casi estremi alla violenza, come agito per comunicare la propria sofferenza. Come psicologi a Torino, all’interno del centro di psicologia clinica Torino, possiamo offrire i giusti strumenti per gestire ed elaborare l’affettività, attraverso un percorso individualizzato e costruito sulla soggettività e storia personale del paziente, al fine di favorire una completa espressione emotiva e comprensione di sé stessi.
Presso il Centro di psicoterapia Torino riteniamo rivesta un ruolo importante la società nel contribuire all’affermarsi di certi stereotipi, a partire dal modello educativo familiare d’appartenenza. Appare in quest’ottica utile dare dignità al saper chiedere aiuto, anche per i ragazzi, ricordando quanto possa essere pericolosa la solitudine in condizioni di difficoltà emotiva. Il Centro Psicologia Torino offre un contribuito tramite sportelli d’ascolto scolastici come servizio di supporto psicologico disponibile sul territorio, anche al fine di favorire un’opinione pubblica positiva per quel che concerne il poter farsi aiutare.
Nel Centro di psicoterapia Torino emerge dai colloqui di counseling un altro pregiudizio che accomuna molti giovani maschi: per essere un ragazzo di valore quello che conta è avere più partner sessualmente disponibili piuttosto che instaurare legami amorosi intimi e stabili. Questo “bias” mentale ha origini lontane nel tempo, si pensi a Don Giovanni e Casanova. Tuttavia viene mantenuto e promulgato attualmente attraverso messaggi sociali, la diffusione della pornografia ne è un esempio, in quanto si focalizza in maniera prevalente su una logica puramente pulsionale. Una delle conseguenze che osserviamo nei colloqui di psicoterapia Torino con adolescenti maschi è quella di compromettere la capacità di instaurare relazioni intime in cui entrino in gioco bisogni profondi.
Infine, un’altra impostazione mentale diffusa è la correlazione tra potere e successo per i maschi. Com’è stato accennato in precedenza nell’articolo, è scontato che l’uomo debba mostrarsi “forte” e “potente”. Tuttavia, l’ottenimento di questi requisiti avviene spesso facendo ricorso alla prepotenza e alla violenza. Si pensi al fenomeno del bullismo, che lo psicologo infantile ritiene una modalità disfunzionale adottata per prevalere sugli altri, ottenere successo e sentirsi potenti. Nella nostra esperienza di psicologi a Torino infatti emerge quanto in realtà chi diviene protagonista bullo nasconda una condizione di sofferenza emotiva, evidenziando un’impossibilità di fare emergere le proprie insicurezze e chiedere aiuto.
Risulta urgente in quest’ottica intervenire a livello sociale tramite programmi educativi al fine di smontare tali circoli viziosi mentali che non fanno altro che fomentare credenze e comportamenti solo apparentemente soddisfacenti, ma che non costituiscono modalità reali di crescita personale, oltre che creare danni anche gravi per sé stessi e altre persone.
Può essere utile, infine, smussare la rigida distanza che si pone tra come deve essere un maschio e come deve essere una femmina, aprendosi all’idea che anche un uomo può e deve avere caratteristiche ritenute tipicamente femminili, si pensi appunto alla capacità di ascolto empatico e alla possibilità di concedersi di piangere e di chiedere aiuto in caso di bisogno. Queste qualità possono essere sviluppate attraverso un percorso di psicoterapia a Torino con l’intento di valorizzare la propria sensibilità e liberare dal senso di vergogna.
Per quel che riguarda un intervento a livello personale riteniamo opportuno, nei casi in cui si senta una certa fatica e sofferenza nel connettersi con le proprie fragilità, di intraprendere un percorso di psicoterapia a Torino. In alcuni casi l’uomo necessita di integrare i propri lati “femminili” senza timore di perdere la propria identità maschile ed evitando di negare le proprie emozioni.
Per concludere la virilità, il potere, la sicurezza e l’autonomia sono qualità che non prescindono dal proprio lato più sensibile, è invece utile integrare l’ampio spettro delle proprie emozioni all’interno della propria personalità per l’affermazione di un’identità di genere stabile che non subisca i condizionamenti degli stereotipi esplicati in precedenza.
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