Incontri sul tema della sessualità in età puberale
Secondo l’odierno programma scolastico le maestre hanno il compito di introdurre il tema della sessualità a partire dalle classi elementari. Essa compare spiegata nei libri di scienze fin dalle prime classi della scuola primaria. La domanda che può sorgere a questo punto è: basta questo provvedimento per far comprendere ai bambini la complessità di una realtà a cui stanno andando incontro e che non sempre viene trattata sul serio? E’ sufficiente il programma scolastico a preparare i bambini alla crescita del proprio corpo, all’accoglimento di una preadolescenza e poi di un’adolescenza che porterà con sé desideri e trasformazioni profonde sul piano fisico e psichico, talvolta difficili da gestire?
Secondo lo psicologo infantile affidarsi ad un programma scolastico può essere rassicurante per chi si trova nel ruolo di educare alla sessualità nelle scuole, ma è una soluzione che non lascia spazio alle domande “fuori programma”.
In questi ultimi anni sono arrivate richieste al Centro psicologia Torino da parte di genitori che si sono ritrovati con tanti dubbi e poche risposte: “chi deve rispondere alle domande dei bambini?” “Cosa bisogna rispondere?” “Quando?” “Sto facendo giusto?”. Sono genitori che hanno avuto la sensazione di essere stati lasciati soli nell’affrontare l’imbarazzo che caratterizza i discorsi sulla sessualità con i propri figli, soprattutto se piccoli. Per aiutare a contenere e risolvere questa ansia a Torino è stato avviato un percorso di tre incontri di gruppo dallo psicologo infantile del Centro psicologia Torino. Il progetto si è rivolto ai genitori e allievi delle classi di quinta elementare intorno ai temi dell’affettività e della sessualità.
Nel primo incontro lo psicologo infantile si è rivolto ai genitori per ascoltare le loro paure sul tema della sessualità e la loro fatica a parlare di questi argomenti con i figli; questo momento con gli adulti è servito ad accogliere le insicurezze insite nel ruolo genitoriale, la fatica di sostenere i minori durante la fase di passaggio alla preadolescenza e ad accompagnarli emotivamente durante i cambiamenti che investono il corpo, prima tra tutti la nascita della pulsione sessuale e delle emozioni ad essa correlate. Il secondo incontro è stato organizzato dal Centro di psicoterapia Torino con i bambini delle classi elementari, senza la presenza dei genitori, per permettere loro di esprimersi più liberamente con lo psicologo infantile e far emergere i loro interrogativi, in un clima accogliente e non giudicante. Per facilitare la possibilità di espressione di ognuno, senza doversi esporre troppo ai vissuti di vergogna e imbarazzo davanti al gruppo di pari, lo psicologo infantile, servendosi di una buca delle lettere ha proposto ai ragazzi di raccontarsi nei propri dubbi, paure, domande, scrivendo dei biglitti anonimi, garanti della propria riservatezza. Il terzo ed ultimo incontro ha messo insieme genitori e figli delle classi di quinta elementare, per condividere le risposte alle loro domande sull’affettività e sulla sessualità, per fare esperienza di una relazione di fiducia tra adulti e minori all’interno del gruppo condotto dallo psicologo infantile.
Questo articolo del Centro psicoterapia Torino nasce dall’idea di codividere l’esperienza del percorso di incontri di gruppo, dal momento che crediamo che il lettore, ancor più se genitore, possa ritrovarsi nei vissuti emersi che accomunano le trasformazioni in questa fascia di età dei propri figli. Sentire di non essere i soli ad avere dubbi e incertezze nella relazione con i figli sul tema della sessualità, crediamo come psicoterapeuti psicologi a Torino, possa alleggerire dal peso di sentirsi inadeguati e impreparati di fronte ai cambiamenti che l’adolescenza porta con sé, talvolta in modo inaspettato e irruento, lasciando i genitori impreparati.
Questo articolo del Centro psicoterapia Torino nasce grazie alla collaborazione tra lo psicologo consulente che, nel ruolo di psicologo infantile ha condotto gli incontri di gruppo con genitori e bambini e la psicologa tirocinante dell’Università degli Studi di Torino, che lo ha affiancato come osservatrice, per trarre delle considerazioni sull’esperienza della genitorialità con figli in età puberale, ingaggiati nel difficile compito evolutivo di gestire le pulsioni sessuali e la turbolenza emotiva ad esse collegata.
Le domande che sono emerse dai genitori sono accompagnate dalla delusione per il ruolo educativo degli insegnanti, in quanto secondo loro, la scuola non è riuscita a svolgere un’educazione sessuale soddisfacente. Psicologi a Torino sostengono infatti che la sessualità non debba essere trattata puramente come fatto biologico e scientifico, per questa ragione un capitolo del libro di scienze non basta per affrontare l’argomento. D’altro canto la scuola deve trattare i programma didattico e non sempre ha le risorse o la possibilità di occuparsi in maniera approfondita delle componenti profonde di temi che pertengono alla sfera psicologica, per sostenere lo sviluppo della personalità in formazione dei ragazzi. Far finta che la sessualità non porti con sé delle implicazioni emotive, significa continuare a mantenere quella barriera di forte imbarazzo che creerà sempre più difficoltà ad affrontare tali argomenti. Il Centro psicologia Torino ha preso in carico la richiesta di questi genitori con lo scopo primario di sciogliere l’imbarazzo e le difficoltà comunicative tra genitori e figli dei discorsi che riguardano questa sfera tematica. Come psicoterapeuti psicologi a Torino pensiamo infatti che oggigiorno non sia difficile per i ragazzi recuperare informazioni sulla sessualità, anche attraverso i mezzi tecnologici di internet e i social, anzi i contenuti sull’argomento sono in esubero, ma il modo in cui queste tematiche vengono trattate non sempre è quello giusto, talvolta troppo tecnico, altre volte superficiale o volgare. Il bisogno dei ragazzi oggigiorno non è più come per le passate generazioni di preadolescenti quello di colmare lacune conoscitive. Nell’ottica del Centro psicologia Torino, come constatiamo quotidianamente nei percorsi di psicoterapia o nei colloqui all’interno dello Sportello psicologico a scuola, il bisogno dei ragazzi è quello di integrare dentro di sè la sfera fisico-pulsionale con la sfera emotiva. Come psicoterapeuti psicologi a Torino pensiamo che il preadolescente ha bisogno di relazionarsi serenamente con un adulto autorevole e poter parlare di ciò che sente, sia nel corpo che nella mente: della paura nel rapporto con l’altro sesso, dei dubbi rispetto a sè e ai suoi desideri. L’adulto può essere il genitore dello stesso sesso con cui condivide esperienze simili, può essere un insegnante o un educatore, non necessariamente lo psicologo infantile, ma qualcuno disposto ad essere aperto al ragazzo, che non si spaventa e non critica, ma semplicemente sa ascoltare e capire. Come abbiamo constatato in questa esperienza formativa, spesso i genitori sono impauriti e vorrebbero delegare questi aspetti alla scuola.
Da questi incontri con lo psicologo infantile è emerso che uno dei motivi dell’ansia di genitori e insegnanti a Torino è dato dal fatto che valutano come pericoloso affrontare il tema del sesso con i bambini, come se diventasse un incoraggiamento all’esuberanza sessuale, che secondo determinate idee andrebbe controllata e non assecondata. Tuttavia tale visione ignora che, detto o non detto, l’istinto sessuale è presente in tutti gli individui, anche bambini, e ignorare questo dato di fatto ha il solo scopo di tranquillizzare l’adulto.
Ascoltando le domande che sono state portate dai genitori al Centro psicologia Torino, si evince un senso inadeguatezza nell’affrontare l’argomento, i dubbi non sono sui contenuti concreti delle risposte da dare quanto sull’opportunità o meno di darle, quando e come. Esperienza comune nei genitori è il sentirsi poco disinvolti e di conseguenza sottrarsi alle domande dei bambini oppure affrontare l’argomento solamente in modo ironico e giocoso per sviare un confronto più intimo. A volte, pur di non parlare realmente di sesso con figli, si parla d’altro, come dei fiori e delle api o della cicogna, soprattutto con i bimbi più piccoli. Questo atteggiamento secondo psicologi a Torino contribuisce a confondere le idee dei bambini e ad incrementare la convinzione che del sesso non bisogna parlare e non bisogna saperne troppo. Spesso, nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino, i bambini ne sanno molto di più sulla sessualità di quanto i genitori immaginino, ma il pudore sull’argomento li rende chiusi nel domandare, sopprattutto se sentono imbarazzo o distanza da parte del loro interlocutore. Alcuni genitori hanno potuto raccontare che, a seguito di esperienze personali dolorose nella loro preadolescenza, hanno la tendenza a voler proteggere i propri figli e quindi pongono limiti e divieti nell’educazione sessuale e i discorsi intorno al sesso sono affrontati attraverso mille raccomandazioni. Nel rapporto con lo psicologo infantile e con gli altri genitori, il gruppo di lavoro riesce a capire che in questo modo si trasmettono vissuti di ansia ai propri figli e la sessualità rischia di diventare una tematica che suscita paura. Neanche il linguaggio prettamente scientifico risulta adeguato, per quanto corretto, per descrivere un tipo di esperienza che in realtà è molto complessa e piena di sfaccettature emotive. Ci si domanda come mai, quindi, spesso gli adulti si sentano incapaci e non abbastanza informati da trattare l’argomento con i figli. Possono parlare di tante cose che non conoscono a fondo, senza per questo sentirsi in difetto. Proprio perché il sesso appartiene a chiunque, qualsiasi adulto potrebbe essere in grado di parlarne tranquillamente con i figli. Eppure si richiede l’intervento di uno psicologo infantile, come in questo caso, che comunque non è più tecnico di quanto lo siano i genitori stessi ma forse solo più sereno nel parlare liberamente dell’argomento.
Quello che risulta centrale secondo il Centro psicologia Torino è non avere timore delle domande dei bambini, non soffocarle e non trasmettere la sensazione che siano argomenti indicibili e di cui avere paura. La sessualità è una tematica con cui in qualche modo i bambini verranno in contatto, chi prima chi dopo, tramite i media o parlandone con amici o per esperienze personali. E’ opportuno, in definitiva, rispondere tranquillamente ad ogni domanda dei bambini esattamente nel momento in cui viene posta. C’è un tempo per ogni cosa e il tempo giusto in questo caso è quando c’è segno di interesse da parte dei più piccoli, anche se nulla vieta di poterne tranquillamente parlare anche in altre occasioni. Ciò che riteniamo più importante come psicoterapeuti psicologi a Torino è ascoltare ciò che passa nella relazione tra genitore e figlio, per potersi adattare ai suoi bisogni emotivi in un dato momento, senza forzature nel decidere arbitrariamente quando è “giusto” parlarne. Crediamo inoltre come psicologi a Torino che la maggiore o minore serenità di trattare l’argomento con il proprio figlio sia legata alla propria esperienza personale con la sessualità, alla propria storia di vita e agli eventi che l’hanno condizionata, come capita per le altre sfere intime della personalità. E’ naturale come adulti responsabili voler proteggere i propri figli maggiormente da quelle esperienze che possono averci segnato, ma è anche necessario distinguere tra sé stessi e il bambino, per potersi adattare più autenticamente ai suoi bisogni.
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