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Il disegno in psicoterapia

L’attività grafica è per il bambino un gioco, un mezzo creativo attraverso cui esprimere gli oggetti della sua mente. Lo psicologo infantile a Torino spiega come durante i primi anni di vita il bambino usi i sensi per conoscere il mondo, solo in seguito diviene in grado di rappresentare quello che conosce e di pensare secondo una logica formale, ma come prima esperienza “sente il mondo” senza essere capace di esprimere a parole ciò che vive. I disegni dei più piccoli esprimono bene questo modo di rapportarsi alla realtà, che viene progressivamente perso durante lo sviluppo e si trasforma nella vita adulta. Lo psicologo infantile trova nei bambini piccoli, già a partire dallo scarabocchio, la volontà di esprimere il movimento, infatti nell’infanzia non c’è l’intento di rappresentare gli oggetti con la loro forma reale, bensì il tentativo di esprimere le sensazioni che hanno suscitato nel disegnatore e certamente gli aspetti dinamici del mondo attraggono la sua curiosità. Per fare un esempio lo scarabocchio onomatopeico è quello in cui il bambino esprime suoni vocali mentre disegna, può dire “brum, brum” mentre rivive nella mente l’esperienza di aver visto una macchina rombante passare e mentre trasferisce sul foglio il suo vissuto con uno scarabocchio che rappresenta il movimento delle ruote e il rumore che gli è rimasto impresso. Quello che conta per il bambino è l’emozione che gli suscita l’oggetto del suo disegno e quanto più è intensa tanto più, attraverso le dimensioni, attribuisce importanza alla sua rappresentazione. Per fare degli esempi il bambino può disegnare un fiore enorme che lo attrae per i suoi colori a fianco ad una casa delle stesse dimensioni, può rappresentare il papà, figura per lui di riferimento, alto come una montagna, senza preoccuparsi delle proporzioni corrette; può disegnare il fratellino nella pancia della mamma, senza pensare al fatto che la trasparenza sia irreale, perché attraverso la relazione con i genitori e ciò che loro gli trasmettono, sente importante la sua presenza.  Come vediamo nei disegni eseguiti in psicoterapia a Torino, il bambino si mette “dentro” la scena che vuole rappresentare, come se la vivesse, è comune vedere una strada con tutte le case coricate lungo il ciglio, proprio come se il piccolo artista le vedesse in piedi attorno a lui. L’enfasi è spostata sull’esperienza emotiva tralasciando altri aspetti della realtà. Visto che i disegni dei bambini sono impregnati della loro emotività possono dirci tanto su ciò che loro vivono internamente.

Crescendo l’essere umano si appropria dei simboli, impara a rappresentare nella sua mente ciò che appartiene al proprio mondo interno e quello che è presente all’esterno e attraverso l’uso della parola può iniziare a comunicare ciò che sente e che pensa. I disegni acquistano una forma più simile alla realtà del soggetto disegnato, vengono acquisite le leggi della prospettiva e l’immagine rappresentata parte da un solo punto di vista esterno. Ma per lungo tempo il canale espressivo privilegiato è il corpo, spiega lo psicologo infantile a Torino. Il bambino quanto più è piccolo tanto più si esprime con il comportamento e non attraverso il dialogo e per questa ragione se l’adulto vuole entrare in sintonia con lui e capirlo deve utilizzare strumenti meno legati alla sfera razionale del pensiero e più vicini al suo sentire. E’ importante che i genitori diano importanza a ciò che comunica il bambino attraverso il corpo, segnali di benessere psicologico si esprimono attraverso il benessere fisico, la vivacità, la salute, la curiosità e la voglia di sperimentare del bambino, segnali di malessere emotivo possono essere la chiusura, la paura di esprimersi, l’eccessiva rabbia e certamente i sintomi psicosomatici che “parlano” attraverso l’espressione corporea di un disagio emotivo. L’agire del bambino e ciò che lui fa, compresi i disegni, ci dicono molto di più di lui delle sue stesse parole. C’è una stretta relazione tra il gesto e l’affettività, non si possono dissociare l’espressione grafica dagli stati affettivi che l’hanno prodotta. Come psicoterapeuti psicologi a Torino pensiamo che attraverso il gioco e il disegno sia possibile raggiungere il bambino ed entrare con lui in relazione parlando il suo linguaggio, sia per comprenderlo che per fargli capire delle cose che lo possano aiutare. E dal momento che il bambino esprime quello che prova e che sente attraverso l’attività grafica, l’analisi del disegno è un mezzo utile a indagare i vissuti del bambino, si possono trarre elementi sull’umore del disegnatore nel momento in cui esegue la sua opera e si possono comprendere stati più profondi della sua psiche.

Spiega lo psicologo infantile a Torino come nell’uomo l’emisfero cerebrale sinistro sia responsabile del pensiero logico razionale, mentre l’emisfero cerebrale destro sia legato al pensiero intuitivo e alla sfera olistica della mente. Il disegno e la pittura fanno capo al destro, che regola l’attenzione e la memoria visiva, la rappresentazione spaziale, la produzione di immagini visive, sono queste delle competenze legate al movimento. Per poter disegnare si utilizzano dunque delle funzioni che uniscono mente e corpo, capacità legate all’attività motoria, percettiva e visiva. Per questo motivo quando il bambino disegna oltre che svolgere un’attività piacevole, mette in pratica utili competenze che è importante sviluppare durante gli anni di crescita. Come psicoterapeuti psicologi a Torino sappiamo come il disegno ricopra per i bambini più funzioni: espressive, di sviluppo dell’immagnazione, ma anche sia un mezzo per consolidare e acquisire le capacità positive. Nel “portare fuori” di sé ciò che ha in mente il bambino esprime sé stesso e comunica con gli altri e proprio perché il disegno permette di rappresentare le emozioni, attraverso l’attività grafica è come se potesse vedere e giocare con aspetti della propria mente. Nei percorsi di psicoterapia infantile presso il Centro psicologia Torino il disegno è un utile strumento terapeutico, perché proprio come il gioco, aiuta a comunicare i problemi e a elaborare le esperienze che il bambino fa, permette di trasformare le emozioni negative prendendo una distanza sufficiente da esse per non esserne travolto.

La produzione grafica è stata a lungo studiata dalla psicologia clinica ed è ancora oggetto di analisi perchè può darci informazioni sia sull’intelligenza che sulla componente emotiva della mente del bambino e di come sono vissute le relazioni dentro di lui. Nel campo della valutazione dell’intelligenza ci sono specifici test psicologici che permettono di analizzare la maturità intellettuale o concettuale, di capire il livello di sviluppo di diverse abilità cognitive del bambino: per esempio la capacità di percepire, di classificare gli oggetti percependone analogie e differenze, l’abilità a generalizzare e cioè valutare gli attributi degli oggetti e le loro proprietà.

Nella nostra esperienza di  psicoterapeuti psicologi a Torino il disegno viene utilizzato in prevalenza per trarre elementi  sulla dimensione affettiva della personalità del bambino, per capire come rappresenta nel proprio mondo interiore i legami importanti della sua vita. Diversi test grafici vengono somministrati durante la prima fase di valutazione psicologica, all’interno del percorso psicodiagnostico che ci permette di capire l’origine del malessere del bambino, portato dai suoi genitori alla consultazione psicologica presso il Centro di psicologia. Ma utilizziamo i disegni anche all’interno dei percorsi di psicoterapia a Torino, a fianco al gioco terapeutico, come strumento per curare il malessere emotivo del bambino.

Spiega lo psicologo infantile come intorno ai due tre anni il bambino inizia a dare un nome ai suoi scarabocchi, ciò significa che identifica nei suoi disegni l’espressione del mondo circostante. Lo scarabocchio in questa fascia di età è prefigurativo, traspare dall’analisi il modo globale del bambino di rapportarsi con la realtà, si vede già il suo temperamento, la vivacità dell’autore: l’atteggiamento che assume verso il foglio e come occupa lo spazio bianco ci fanno capire il suo modo di esprimere desideri e affetti. Ma è quando il bambino acquisisce la capacità rappresentativa che diviene ancora più interessante analizzare le sue produzioni grafiche perché i disegni ci danno più elementi su come vive la relazione con le persone significative della sua vita, come rielabora le esperienze nel proprio mondo interiore e cosa sente nel profondo.

Nell’analisi dei test grafici l’interpretazione tiene conto sia degli aspetti grafico formali del disegno che del contenuto che viene rappresentato. Come psicoterapeuti psicologi a Torino attribuiamo significato alla forma del tratto dei disegni del bambino, al ritmo del tracciato e alla forza che imprime alla matita sul foglio, alle cancellature, alle ombreggiature e all’ampiezza della pagina occupata, sono tutti elementi grafici importanti. Il livello formale comprende invece il modo in cui è stata disegnata la figura in base all’età dell’autore, la ricchezza dei dettagli, le proporzioni, l’aspetto più o meno schematico del disegno e se le figure appaiono rigide o in movimento. Ma la parte più affascinante resta certamente il contenuto dei disegni, dove è necessaria una buona esperienza clinica per poter interpretare gli elementi disegnati e il loro carattere. Il bambino esprime nel disegno non solo stati d’animo e sentimenti più radicati della propria personalità, ma proietta anche sulla pagina impulsi profondi, desideri consci e inconsci con i quali, come psicoterapeuti a Torino, cerchiamo di entrare in contatto, sia per capire il suo malessere e arrivare ad una diagnosi dei problemi presentati, sia durante il trattamento e la cura che seguono. Attraverso il disegno è possibile capire la fase di sviluppo psico affettivo che sta attraversando il bambino e il suo grado di maturità, per dare indicazioni ai genitori e aiutarli a capire come entrare in relazione con lui più efficacemente e come sostenere il suo benessere.

Nei percorsi di psicoterapia a Torino vediamo come il bambino che disegna esplicita i suoi conflitti e le sue ansie e così facendo sdrammatizza il suo dolore, sul foglio i problemi assumono concretezza e distacco, alcuni temi personali diventano meno ansiogeni e pressanti. Quando lo psicologo infantile a Torino svolge una seduta terapeutica con il bambino utilizza sia il gioco, sia il disegno per aiutare il bambino a esteriorizzare, rappresentandolo, il suo vissuto. Interpretando nella relazione con il bambino le sue proiezioni, espresse nel gioco e nel disegno, il terapeuta aiuta a rielaborare esperienze traumatiche, il bambino rivive con lui situazioni del passato e del presente che gli creano ansia, rabbia, tristezza o anche confusione e sentimenti difficili da decifrare e mettere in parole. Attraverso l’uso del disegno il bambino può calarsi in ruoli che non gli appartengono, può personificare il padre, la madre, i fratelli, ma anche ricoprire ruoli immaginari, pregni di significati simbolici che come psicoterapeuti a Torino siamo in grado di comprendere.

In terapia inizialmente utilizziamo il disegno come un gioco, per creare fiducia e contatto con il bambino, infatti solo quando sarà in grado di lasciarsi andare nella relazione riuscirà ad esprimere gesti e disegni spontanei, rivelatori di sé, che possono permetterci di avvicinarci e di aiutarlo a contenere le angosce più profonde. Lungo il percorso di psicoterapia a Torino attraverso il disegno sarà possibile capire il sentimento che accompagna la crescita del bambino, il suo modo di sentirsi in linea o meno con la propria età cronologica, il sentimento del proprio valore, in accordo o meno con il riconoscimento sociale e con lo sguardo che riceve da parte dei suoi genitori. Attraverso il disegno il bambino esprime anche conflitti che lo fanno soffrire, frutto di impulsi istintuali che non possono essere espressi nella realtà e che lo fanno sentire in colpa, oppure conflitti che nascono dall’identificazione con i propri genitori che litigano in famiglia e sono portatori di modi diversi di essere che il bambino non riesce a conciliare dentro di sè.

Presso il Centro psicoterapia a Torino aiutiamo il bambino e la sua famiglia a ritrovare una condizione di benessere affettivo e relazionale e uno degli strumenti che ci aiuta nel nostro lavoro è il disegno sia a fini di valutazione psicologica che a fini terapeutici di cura.

 

 

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