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Controdipendenza affettiva e problemi relazionali

Chi soffre di controdipendenza affettiva ha paura di creare un legame affettivo profondo, teme di affezionarsi e di sentire il bisogno degli altri. Si tratta, nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino, di un disturbo affettivo che interferisce in modo significativo a livello relazionale, soprattutto nel rapporto di coppia.

La persona controdipendente sfugge ai tentativi dell’altro di creare un legame profondo, può essere una persona piacevole a livello relazionale ma che fatica ad entrare in intimità, oppure lo fa per brevi periodi, evitando di costruire rapporti duraturi nel tempo o di impegnarsi assumendosi un certo grado di responsabilità nel rapporto. Chi soffre di controdipendenza affettiva può avere molte esperienze di coppia, ma la maggior parte superficiali, costellate di rapporti sessuali occasionali o a distanza, come viene riportato nei percorsi di psicoterapia a Torino: come a voler sempre preservare la propria autonomia e non rischiare di diventare una persona dipendente sul piano affettivo.

Chi costruisce legami basati sulla controdipendenza affettiva rifiuta l’attaccamento e tende a negarsi al bisogno dell’altro, vuole dimostrare a sé stesso di essere indipendente e di poter fare a meno dell’affetto, arrivando anche a negare i propri sentimenti. Tale difficoltà a riconoscere e accettare i propri bisogni emotivi può investire il rapporto d’amore ma anche quello con i propri familiari e la sfera delle amicizie. Nei percorsi di psicoterapia a Torino, emerge come queste persone si siano ingannevolmente convinte di poter fare a meno degli altri, si vergognano dei propri bisogni affettivi e ritengono che la complicità emotiva non sia importante per loro.

La richiesta di consultazione con uno psicologo, non arriva quasi mai per affrontare direttamente il problema di controdipendenza affettiva, ma spesso per altre ragioni di malessere che la persona non collega direttamente a questo disturbo e solo durante la psicoterapia a Torino la persona prende coscienza degli strati più profondi della psiche. La persona controdipendente in realtà soffre di insicurezza e ha paura dei propri sentimenti, teme di diventare schiavo del bisogno dell’altro e di non poterne più fare a meno. Più sente che le persone a lui care si avvicinano e più tende ad allontanarsi, nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino. Non sempre la persona controdipendente riesce ad essere in contatto con i propri vissuti più profondi, si mostra al mondo talvolta con un atteggiamento da “supereroe” che lo porta a sminuire e a svalutare i partner che fanno richieste di sicurezza nel legame.

“Gli opposti si attraggono” e infatti non è insolito, nella nostra esperienza di psicoterapeuti  di coppia a Torino trattare situazioni dove nel rapporto la persona controdipendente si accompagna ad un partner che soffre di dipendenza affettiva. Soggetti con dinamiche affettive inconsce opposte si desiderano fortemente perché vedono nel partner la parte che sentono in loro carente. Quindi il dipendente ammira la capacità di stare da solo del controdipendente che, ai suoi occhi appare come una persona sicura di sé a cui appoggiarsi. Mentre il controdipendente apprezza la capacità di lasciarsi andare dell’altro, di chiedere appoggio e vicinanza, perché non riesce a fare altrettanto e il controllo e il rifiuto dei propri bisogni lo fanno stare male. La persona dipendente cerca in ogni modo di legare a sé il compagno/a, mentre il controdipendente ha bisogno di allontanarsi e può mettere in atto comportamenti ambivalenti tesi a mettere le distanze pur restando dentro alla relazione. Tale dinamica affettiva disfunzionale continua ad alimentare malessere perché più una delle due parti fa richieste affettive più l’altra si sente oppressa e si distanzia, generando insicurezza e bisogno di conferme, come emerge nella terapia di coppia.

Quali sono le cause dell’insorgenza di una controdipendenza affettiva? Come succede spesso l’origine del funzionamento di personalità nella vita adulta è da ricercarsi nelle esperienze affettive infantili, infatti, il bambino impara nella relazione con il genitore a gestire le proprie emozioni e in base al comportamento dei suoi riferimenti affettivi inizia a strutturare delle convinzioni interne inconsce sia su sé stesso che su ciò che può aspettarsi dagli altri. Chi si prende cura del bambino viene definito il carghiver, di solito nelle prime fasi dello sviluppo si tratta della mamma e del papà ma le figure di riferimento possono essere anche altre. Come spiega lo psicologo infantile a Torino le basi del nostro comportamento hanno radici nel passato, ogni bambino sente nel rapporto con i genitori se può fidarsi di loro e se loro si fidano di lui e costruisce dentro di sé modelli di riferimento interni da cui nascono aspettative, paura o sicurezza nei legami d’amore.

Nella storia di vita della persona controdipendente spesso si rintracciano ricordi di relazioni primarie problematiche o un contesto d’origine di scarsa qualità affettiva che può aver bloccato in parte la maturazione emotiva dell’ individuo. Nella nostra esperienza di psicoterapeuti a Torino queste persone non si sono sentite accolte nella propria sfera più intima, percependo una svalutazione dei propri bisogni oppure i genitori li hanno fatti sentire sbagliati ed eccessivi nella loro richiesta di vicinanza, nella dipendenza emotiva, che è una caratteristica del tutto fisiologica nei primi anni di vita. Si è rafforzata in loro l’idea che chi mostra di avere bisogno è di scarso valore e si sono trasformati in persone poco disposte ad accudire l’altro. In molti casi da bambini hanno sentito di dover crescere in fretta, col timore di pesare troppo sui genitori e hanno subito ripetute esperienze di rifiuto. E come emerge nei percorsi di psicoterapia a Torino queste persone hanno subito continue delusioni nel loro tentativo di ricerca di accoglienza e comprensione. Talvolta hanno dovuto essi stessi prendersi cura dei familiari mettendo da parte le proprie richieste infantili: si tratta di adulti  immaturi emotivamente oppure che stavano affrontando periodi di malessere che li rendevano poco disponibili verso il bambino.

L’insoddisfazione costante dei bisogni affettivi ha reso la persona controdipendente molto difesa, ritirata intimamente, anche se all’apparenza questi individui possono sembrare aperti, capaci di stare nei contesti sociali in modo del tutto adeguato. Durante i percorsi di psicoterapia a Torino con persone che soffrono di controdipendenza affettiva emergono le loro paure: sono spaventate dal giudizio altrui, temano di venire respinte qualora si presentino come deboli e bisognose, hanno difficoltà ad esternare i propri sentimenti. Sono soggetti che non reggono le proprie fragilità, che vengono negate e non sopportano le richieste affettive dell’altro. Un rapporto serio e paritario cela troppi pericoli per queste persone che si nascondono dietro ad un’apparente autonomia e preferiscono non dare retta ai loro bisogni più profondi.

Molte persone possono avere dei tratti del carattere controdipendente senza arrivare a soffrire del disturbo, in questi casi ci si può rendere conto dei propri limiti, che interferiscono nelle relazioni più importanti della propria vita, come ad esempio con i figli. Non raramente, infatti, l’amore profondo per un figlio entra in conflitto con il rifiuto dei sui bisogni infantili, mandando in forte crisi il genitore che vive una forte rabbia nei confronti del bambino che, in quanto tale dipende completamente sia nei bisogni fisici che in quelli affettivi dagli adulti. La persona controdipendente in questi casi può sentirsi soffocare dalle richieste del bambino perché cerca di controllare la propria tendenza alla fuga e al distanziamento per amore del figlio e per i sensi di colpa che vive nei suoi confronti. Questa condizione può essere molto dolorosa e portare il genitore a chiedere di iniziare un percorso di psicoterapia a Torino, soprattutto la mamma che nelle prime fasi del rapporto con il neonato vive un rapporto di intimità molto coinvolgente, la fisiologica fase di simbiosi che assorbe completamente la donna.

Nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino un’altra situazione che può portare una persona con tratti caratteriali della controdipendenza affettiva a chiedere aiuto può essere l’improvvisa perdita o separazione. Alcune volte la corazza che si è costruita la persona non regge al trauma, ad esempio nei casi di lutto improvviso e può esserci un crollo dove i bisogni affettivi prendono il sopravvento e la persona sperimenta una fragilità mai immaginata prima. In questi casi il dolore non può più essere controllato e la persona si accorge di aver bisogno degli altri, ma si spaventa dei propri sentimenti venuti improvvisamente a galla. Iniziare un lavoro psicologico può aiutare molto la persona e permetterle di sopportare la risonanza emotiva che la travolge per ritrovare l’equilibrio perduto.

Presso il Centro di psicologia a Torino le richieste di consulenza nei casi di controdipendenza affettiva possono arrivare anche da parte di adolescenti o giovani adulti che vogliono strutturare la propria indipendenza emotiva ma sentono di vivere conflitti molto intensi nei confronti dei genitori, da cui si sono allontanati con decisione per sentirsi liberi, ma da cui non riescono completamente ad emanciparsi, ricadendo ogni volta all’interno di un legame patologico che non riescono a sciogliere. In questi casi è proprio la tematica della dipendenza-controdipendenza che continua a ripresentarsi portando a comportamenti talvolta estremi che in alcuni casi richiedono un intervento di cura.

Nel rapporto con le persone più vicine e più investite affettivamente è normale una certa tensione all’interno del legame, vicinanza e lontananza non sono sempre facili da conciliare, ma quando le dinamiche diventano disfunzionali e i comportamenti troppo rigidi è possibile iniziare un lavoro di psicoterapia a Torino che aiuti a stemperare le tensioni eccessive e permetta di raggiungere una sufficiente sicurezza interiore.

 

 

 

 

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