Come si sente una vittima di stalking?
Come si comporta una persona che ti perseguita? Cosa provoca lo stalking?
Possiamo definire come stalking il comportamento oppressivo di un individuo nei confronti di una vittima prescelta, che diventa oggetto di molestie insistenti a livello psicologico: gli atteggiamenti violenti possono degenerare fino all’estremo di atti criminali perseguibili per legge. Tra le espressioni principali di uno stalker troviamo l’insistenza che diventa persecutoria, il bisogno di controllo che porta a tiranneggiare la vittima. Tali modi si traducono in comunicazioni continue al telefono o attraverso i social, senza limite di orario e senza rispettare il volere della vittima di sottrarsi alla relazione; troviamo tra gli atteggiamenti più comuni di uno stolker i pedinamenti, voler sapere come la vittima trascorra la giornata, l’imposizione della propria presenza indesiderata nei suoi contesti sociali, la totale mancanza di rispetto dei sentimenti dell’altro/a, che diventa ai suoi occhi un oggetto da possedere e manipolare. Quando la vittima cerca di sottrarsi può innescare nello stalker un vissuto rabbioso, e il rifiuto non può essere accettato, le reazioni possono diventare violente e ancora più intrusive, dal diffamare e oltraggiare la vittima al danneggiare le sue proprietà. Quando le dinamiche legate allo stalkeraggio degenerano si può arrivare al ricatto, all’aggressione fisica, alle molestie sessuali, alle minacce dirette alla vittima o ai suoi familiari.
La persona afflitta da uno stalker, nella nostra esperienza di psicoterapeuti psicologi a Torino, può sentirsi incastrata in un rapporto da cui non riesce a svincolarsi e riportare conseguenze anche gravi per il proprio equilibrio psichico. Presso il Centro di psicologia a Torino vediamo come le persone che sono vittime di stalking vedano compromessa la quotidianità: l’ansia, la paura, la rabbia e l’impotenza possono creare uno stato di allerta e di stress costante che compromettono la lucidità del pensiero e portano all’esasperazione. In alcune situazioni seguite in psicoterapia vediamo come la persona che si sente perseguitata rischia di sviluppare dei veri e propri disturbi psicologici, i suoi pensieri possono diventare confusi, in preda alla ruminazione, senza che i ragionamenti diano la possibilità di trovare una via d’uscita.
Non sempre le vittime di stalking vengono travolte dagli eventi e sono schiacciate dal trauma, molte persone, che possiedono una notevole resilienza, sono in grado di affrontare il disagio psicologico causato dalla situazione e, se supportate da una buona rete di legami affettivi, riescono ad elaborare il malessere e superare sintomi psicologici transitori. Ma non sono rari i casi in cui l’esperienza di essere vittima di stalking per lungo tempo, porta all’esordio di un disturbo psichiatrico e alla richiesta di cure mentali.
Come si sente la vittima di uno stalker può essere difficile da comprendere; infatti, alcune volte queste persone riportano di essersi sentite giudicate anziché supportate dal proprio contesto sociale, sviluppando in alcuni veri e propri sensi di colpa, come se si meritassero la situazione che stanno vivendo. Lo stalker può ledere l’autostima della sua vittima, manipolarla e riuscire a soggiogarla in un legame patologico. In alcuni casi le persone stalkerate riportano di aver perso a tal punto la fiducia in sé stesse da non riuscire a trovare la forza di affrontare in modo diverso gli eventi, diventando passive e dipendenti dal proprio aggressore.
Vediamo nei percorsi di psicoterapia a Torino che la vittima di stalker può perdere la capacità di attribuire il giusto significato alle dinamiche emotive che subisce, non sempre è in grado di mettere un limite all’esercizio del controllo da parte di chi la perseguita o perché è troppo spaventata e teme ripercussioni gravi da parte dell’abusante o perché è imbrigliata in una relazione patologica che inconsapevolmente alimenta o semplicemente sopporta da troppo tempo.
Quando si tratta di stalking il fenomeno viene spesso associato alla violenza di genere, di cui si parla molto più spesso negli ultimi anni, infatti casi eclatanti portati alla ribalta dai media hanno permesso di porre l’attenzione al reato di stalking, che può addirittura arrivare al compimento di omicidi efferati. Nella violenza di genere la paura diventa bloccante e impedisce alla vittima di denunciare i reati alle autorità competenti. La rabbia, la paura, i sensi di colpa e la vergogna possono creare un clima familiare insopportabile, subito anche dai figli della coppia, quando siano presenti. Alcuni comportamenti che le vittime di stalker possono innescare per compensare il malessere psicologico sono nocivi per la salute e conseguenza di una situazione insostenibile: problemi nel rapporto con il cibo, abuso di alcool sigarette, atti autolesionistici.
Ma vediamo presso il Centro di psicoterapia a Torino che le vittime di stalking possono essere legate al loro aggressore anche da altri tipi di relazione che esulano dal rapporto sentimentale, che resta per frequenza quello più riscontrabile in questi casi. A volte la relazione può dipendere da una amicizia che si trasforma in tossica e patologica, al punto che una delle due parti diventa ossessionata dal bisogno di controllo dell’altra e dove gioca un ruolo anche il sentimento dell’invidia e il bisogno di sottomettere l’altro al proprio volere; in altri casi la dinamica di stalking si innesca nell’ambiente di lavoro dove una figura di potere tende a sottomettere e perseguitare un proprio subalterno (possiamo parlare in questi casi di una forma di mobbing chiamata bossing) o nei casi dove il rapporto professionale si trasformi in sentimentale, ma non sia accettabile da parte dello stalker ricevere un rifiuto; in alcune situazioni anche le relazioni tra vicini di casa o conoscenti possono trasformarsi in patologiche al punto che si innescano atti di stalkeraggio anche gravi.
Presso il Centro di psicoterapia a Torino abbiamo osservato negli anni che non tutte le vittime di stalking reagiscono nello stesso modo, anche perché il fenomeno è vasto e può comprendere situazioni e conseguenze molto diverse. Quando l’evento subito è traumatico per la vittima a causa della durata di esposizione, dell’intensità dell’aggressione subita e delle caratteristiche psicologiche personali si parla di disturbo post-traumatico da stress. Come psicoterapeuti psicologi a Torino riscontriamo una sintomatologia legata a pensieri ricorrenti, incubi, continui feedback legati ai ricordi che hanno avuto maggior impatto nella vita della persona. Tale disagio psichico diventa invalidante quando il soggetto inizia ad evitare qualunque situazione associata al trauma, si chiude in sé stesso rifiutando le normali attività sociali, sente di avere un distacco emotivo dalla vita, prigioniero dei ricordi. Continuare a rievocare episodi traumatici è comune in queste situazioni, oppure al contrario capita di avere amnesie dissociative. Le vittime di stalking in questi casi perdono fiducia in sé, sentono di non riuscire più ad essere le stesse, la loro affettività ridotta e disturbata porta a perdere la visione del futuro e la rinuncia ad un possibile cambiamento.
La psicoterapia a Torino può essere di grande aiuto in questi casi perché può permettere di regolare le emozioni, di diminuire la tensione ansiosa e contenere i vissuti depressivi. Come psicologi psicoterapeuti a Torino pensiamo sia importante anche aiutare la persona a migliorare l’aspetto relazionale, ritrovare fiducia negli altri e modificare l’immagine di sé deteriorata. Anche se la persona sente di non avere alcuna “colpa” nella situazione che sta vivendo, può sentirsi inadeguata nel modo di affrontarla e provare rabbia verso sé stessa per le reazioni emotive che sente di vivere e che non riesce a cambiare. Inoltre, curare le difficoltà emozionali che si attivano nel contatto interpersonale permette di tornare a mettersi in gioco nei rapporti, avere nuove esperienze più positive. Vediamo nei percorsi di psicoterapia a Torino che non sono rari i casi in cui una persona traumatizzata comprende razionalmente di non essere più in pericolo e desidera aprirsi alle relazioni ma non riesce più a lasciarsi andare e si sente bloccata.
Nei casi di violenza di genere arrivano all’osservazione della psicoterapia a Torino pazienti che riportano tra gli altri anche dei sintomi psicosomatici, perché il grave disagio che la vittima prova si manifesta attraverso il corpo se non può trovare la via dell’espressione emotiva: si tratta di disturbi fisici di varia natura che non hanno alcuna base organica. Soprattutto nei casi in cui l’esperienza di stalking sia associata ad abusi troviamo donne che soffrono di avversione sessuale e vaginismo. Il disgusto e la repulsione al contatto fisico, la diminuzione del desiderio, anche a distanza di molto tempo dal trauma, ledono la possibilità di intraprendere nuove relazioni sentimentali. Tali disturbi sono legati all’ansia e al grave disagio che la vittima ha riportato e sono una forma di reazione difensiva dai rapporti intimi. A volte questi aspetti restano celati e la donna assume atteggiamenti che le impediscono di iniziare un rapporto amoroso, come andare sempre a dormire presto, rifugiarsi nella frenesia del lavoro, dedicare eccessivo tempo allo sport, annullarsi nel proprio ruolo di genitore. Solo attraverso un percorso di psicoterapia a Torino la persona accede al dolore e alla paura sottostanti a certi comportamenti di copertura, inizia ad affrontare ed elaborare i fatti che l’hanno portata ad innescare atteggiamenti di evitamento verso l’amore.
Presso il Centro di psicologia a Torino è possibile trovare uno spazio di ascolto psicologico per le vittime di stalking, capire come si sentono nello specifico della situazione che stanno vivendo, per aiutarle a diventare più forti e a trovare le strategie per uscire dalla situazione di molestie e abuso.
Il percorso di psicoterapia a Torino può essere un valido supporto per chi ha subito in passato violenza e assidua persecuzione da parte di uno stalker e, pur essendosi lasciato alle spalle l’esperienza, senta di non aver ancora elaborato i vissuti traumatici che la situazione ha generato sul piano psicologico affettivo e relazionale.
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